GROSSETO – Anche il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna è intervenuto ieri al simposio internazionale dedicato a Life Medwolf, ringraziando i dipendenti della provincia che hanno collaborato al progetto.
«In quest’occasione voglio rivolgere un enorme grazie allo staff della Provincia di Grosseto che, da mesi, sta promuovendo e curando il progetto Life Medwolf, che vuole ridurre il conflitto tra la presenza del lupo e le attività antropiche nelle aree rurali di studio, dove si è persa la tradizione culturale alla coesistenza con il predatore. Una soluzione deve essere trovata ed è quello per cui mi sono battuto duramente e a più livelli come imprenditore e come rappresentante della categoria, proprio mettendo in campo questo tipi di progetti e denunciando ciò che non va nel rapporto con le istituzioni che dovrebbero mettere a disposizione tutti i provvedimenti del caso, consentendo agli allevatori e agli agricoltori di lavorare e di farlo in sicurezza».
«Life-MedWolf ha un grande merito: per la prima volta vede la collaborazione tra associazioni di categoria che rappresentano il mondo agricolo, associazioni ambientali e ambientaliste, istituzioni e centri di ricerca italiani e portoghesi. Molti di questi soggetti, nonostante siano fortemente interessati all’argomento, finora erano stati messi in secondo piano e addirittura a volte esclusi dal dibattito e dai conseguenti provvedimenti. Grazie quindi anche a tutti gli enti e le realtà che stanno dando il loro importante contributo in termini di impegno, tempo, risorse e mezzi: all’istituto di Ecologia Applicata (capofila), Confagricoltura Grosseto, Coldiretti Grosseto, CIA Grosseto, Circolo Festambiente Rispescia, WWF Italia, Corpo Forestale dello Stato. E anche ai partner esteri, come l’Università di Lisbona, Escola Superior Agraria di Castelo Branco, Istituto di Ricerca Veterinaria e Agronomica, ONG Grupo Lobo, ONG ALDEIA».
1Grazie anche a chi, logisticamente, si è occupato dell’organizzazione di questo evento: occasioni come questa servono a mantenere alta l’attenzione su un problema che coinvolge la nostra popolazione e in particolare gli addetti ai lavori, che si trovano a che fare con la presenza del lupo in Maremma e la coesistenza con le realtà agricole e gli allevamenti della nostra terra. Momenti di riflessione come questi inoltre danno anche l’opportunità di seguire il buon andamento dei progetti, con un continuo monitoraggio dei risultati e delle attività svolte nel corso delle varie fasi di attuazione del progetto Life-Medwolf. Non sono solo parole, ma numeri e fatti. E la volontà di migliorarsi sempre, perché – come in tutti gli ambiti – ci sono i presupposti per fare sempre meglio».