GROSSETO – Nel corso del convegno di oggi al Polo universitario di Grosseto, evento organizzato dall’Opificio delle idee e con il patrocinio del Comune, è stato firmato l’atto che segna il passaggio di proprietà del giardino che si trova a ridosso della chiesa di Braccagni dove presto, grazie al comitato di cittadini della frazione, nascerà un monumento alla memoria di Santi Quadalti, medaglia d’oro al valor civile, buttero della fattoria Acquisti di Braccagni, unica vittima dell’alluvione del ’66 a Grosseto, strappato alla vita da una muraglia di acqua dopo che era uscito a cavallo per mettere al sicuro una mandria di vitelli, azione che gli è valsa la meritata medaglia d’oro.
“Ho firmato l’atto che segna il passaggio di proprietà del terreno dalla Curia al Comune di Grosseto – spiega il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -: un provvedimento atteso da decenni, a cui questa giunta ha lavorato duramente e, in pochi mesi, è riuscita a ottenere il risultato. Un risultato che abbiamo annunciato ieri con le lacrime agli occhi, assieme al comitato di cittadini della frazione, nato proprio per ricordare Quadalti. Il prossimo obiettivo è veder sorgere questo monumento, grande occasione per ricordare il passato e riflettere sul futuro”.
Il progetto è stato seguito dal vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Grosseto Luca Agresti, presente al convegno assieme all’assessore alla Protezione civile Fausto Turbanti: “E’ un momento importante per la storia di Grosseto e per tutta la Maremma – spiega Agresti -: un ulteriore simbolo sta per sorgere in una delle frazioni della nostra città. Vogliamo non dimenticare il passato e vogliamo che i giovani sappiano cosa è successo a Grosseto. Allo stesso tempo dobbiamo dare loro gli strumenti per evitare tragedie e disastri futuri. Loro, ancor meglio di noi, sapranno come valorizzare il lavoro che abbiamo fatto, dimostrando che ne è valsa davvero la pena”.
L’Amministrazione comunale sta agendo su due fronti: da una parte sta lavorando a tutta una serie di strumenti che già nell’immediato serviranno a tutelare i cittadini da eventuali pericoli, puntando tutto sulla prevenzione, sull’informazione, sulla diffusione in tempo reale degli aggiornamenti. Dall’altra, una progettazione a lungo termine degli strumenti di difesa e di contenimento del rischio e del danno.