GROSSETO โ Un tavolo di trattativa teso e dai toni estremamente accesi quello che si รจ tenuto oggi a Firenze tra le categorie nazionali del commercio, Filcams, Fisascat e Uiltucs, e la dirigenza UniCoop Tirreno che si รจ concluso con una proclamazione di sciopero.
โInevitabile โ sottolinea Alessio DiLabio, che ha condotto la discussione per la Filcams CGIL nazionale โ la Cooperativa continua ad agire in modo scomposto e schizofrenico, senza condivisione e creando soltanto caosโ
Al tavolo erano presenti per UniCoop Tirreno il direttore Cristetti e la referente delle relazioni sindacali Federighi, per Filcams, Fisascat e Uiltucs erano presenti i segretari nazionali, le segreterie regionali e territoritoriali e delegati provenienti da tutta Italia.
La discussione รจ stata incentrata, da parte sindacale, sulle criticitร che hanno portato allo stato di agitazione โAbbiamo chiesto risposte concrete sul rispetto dellโaccordo del 9 maggio โ spiegano le segreterie โ che รจ stato disatteso dopo soltanto un mese dalla presentazione al Ministero del Lavoro, in virtรน del quale sono stati ottenuti strumenti di ammortizzazione sociale e approvato, con voto certificato, da 2200 lavoratori.
Terziarizzazioni, cessioni, chiusure, aumento degli esuberi, apertura di procedure di mobilitร , il mancato confronto sugli interventi in sede, la mancata applicazione degli ammortizzatori sociali e sullโavanzamento della riorganizzazione sono i punti sui quali Cristetti, da solo, non รจ stato in grado di dare risposte puntuali โQuasi non avesse mandato โ prosegue la delegazione sindacale โ e, infatti, impossibile non notare lโassenza dellโAssociazione Nazionale delle Cooperative di Consumo e del direttore generale Canova, che intervengono ai CDA di UniCoop Tirreno, ma non alle trattative durante le quali pretendiamo di sapere quali sono i progetti della Cooperativa, se il piano industriale sarร in grado di salvaguardare lโidentitร di UniCoop Tirrenoโ.
โCi salviamo tutti o non si salva nessuno โ aggiunge Pieralba Fraddanni, segretaria generale della Filcams Livorno โ si deve avere la consapevolezza che tutti sono a rischio, al momento le azioni unilaterali hanno effetto soltanto su alcuni lavoratori, ma รจ in discussione la tenuta stessa dellโaziendaโ.
โPer noi โ conclude il segretario nazionale DiLabio โ รจ ancora valido lโaccordo del 9 maggio, ma lโazienda lo disattende puntualmente: al tavolo รจ stato dichiarato che i conti sono ancora in disordine e la situazione in Campania e la chiusura di Terracina sono lโesempio emblematico per cui si lasciano indietro i lavoratori per far quadrare i conti, senza guardare in faccia a nessunoโ.
Il 13 dicembre รจ la data individuata per un grande sciopero generale dei dipendenti della cooperativa, che sarร preceduto da unโora di sciopero lโ11 novembre per chiedere alla cooperativa di cambiare posizione e da un attivo nazionale dei delegati il 14 novembre che si terrร sotto la sede nazionale di ASNCC.