GROSSETO – Il Consiglio Regionale sta esaminando la proposta di legge “Disposizioni in materia di gestione del rischio di alluvioni…”, il cui testo è stato ed è tutt’ora al centro di un importante processo di consultazione – tra cui il nostro sistema di rappresentanza.
«Durante le consultazioni sono state espresse valutazioni critiche provenienti dal tessuto produttivo – afferma il direttore di Ance Mauro Carri -; in particolare è stato rilevato che il provvedimento pur essendo articolato meglio rispetto alla previgente normativa, potrebbe avere ricadute anche sul nostro territorio non immediatamente valutabili, stante l’assenza di una univoca e condivisa cartografia di riferimento dei vincoli derivanti dal reticolo idrografico e dalla sua classificazione di rischio. Il timore è che anche aree della nostra Provincia possano essere coinvolte con penalizzanti ricadute sotto il profilo economico e della realizzabilità di nuovi investimenti».
«Secondo qualificati tecnici, le disposizioni della proposta, possono ingenerare situazioni di conflitto tra il Piano di Gestione Servizio Alluvioni (PGRA) e la regolamentazione degli ex bacini regionali, ovvero tra la cartografia dell’Autorità di distretto e in particolare le cartografie comunali».
L’ANCE Grosseto ritiene che «la proposta in oggetto non debba costituire un ulteriore elemento di aggravamento procedurale dei procedimenti amministrativi, ma senza che questo rallenti l’innalzamento del livello di sicurezza dal rischio alluvioni. Per tale motivo i sindaci di Grosseto e di Orbetello sono stati sollecitati nel poter informare l’associazione se abbiano già proceduto ad una puntuale valutazione – in base alle cartografie possedute – dell’impatto tecnico ed economico che la suddetta proposta di legge potrebbe avere per i rispettivi territori».