GROSSETO – E’ Giovanni Lamioni, attuale presidente di Confartigianato Imprese Grosseto, il nuovo presidente di Artex Srl, la società consortile nata nel 1987 e che da oltre vent’anni si è specializzata nella promozione, valorizzazione, innovazione e internazionalizzazione dell’artigianato artistico toscano. Artex ha sede a Firenze, in via Giano di Bella 20, nel complesso del Vecchio Conventino. Sono soci le associazioni artigiane toscane Cna e Confartigianato. Importanti le partnership con Regione Toscana, Comune di Firenze, Camere di Commercio, enti locali e Istituto per il commercio con l’estero.
Grazie a queste collaborazioni Artex ha portato le imprese toscane aderenti a importanti fiere e saloni a Milano, Parigi, Francoforte, Miami, Tokyo e New York. Aderiscono alla rete di Artex imprese che operano in settori rilevanti per l’economia toscana, come quelle dei distretti della ceramica, dell’oreficeria, del mobile, del tessile, del marmo. Importanti aziende che producono pelletteria, abbigliamento, gioielli ma anche decoratori e restauratori partecipano alle fiere, agli eventi organizzati dalla società. Artex promuove la presenza sui mercati delle imprese e la loro internazionalizzazione attraverso progetti come Re.Art, la rete europea dell’artigianato artistico, organizza eventi e incontri business to business tra le imprese e operatori economici esteri selezionati e opera per la conoscenza delle innovazioni di processo e di prodotto per l’artigianato artistico e dei bandi a sostegno delle attività delle imprese del settore.
«Ringrazio i soci e le associazioni artigiane – ha dichiarato Giovanni Lamioni al termine del Consiglio d’amministrazione che oggi, giovedì 2 novembre, lo ha nominato presidente – che hanno creduto che io fossi la persona giusta per rilanciare questa importante società che opera per promuovere l’innovazione e la presenza sui mercati internazionali dell’artigianato artistico toscano. Da tre mesi a livello regionale mi chiedevano con insistenza di accettare questa carica, ma io ho esitato perché pensavo che fosse un compito impegnativo per me che sono molto occupato nella mia azienda e in Confartigianato. Poi, al solito, la sfida ha prevalso sulla logica e ho accettato di contribuire al rilancio di una realtà di grande importanza nel panorama regionale e non solo».