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Guarda anche le altre due parti: infermieri InForma: viaggio alla scoperta delle vitamine (parte 2) – Infermieri InForma: viaggio alla scoperta delle vitamine (parte 1)
Dott.ssa Adele Acquisti, Infermiera, Master in Coordinamento per le Professioni Sanitarie Operatrice specializzata in Taping Elastico®
Affrontiamo questo ultimo capitolo riguardante le vitamine, parlando di quelle liposolubili.
Le vitamine liposolubili sono quelle che si sciolgono nei grassi, esse si identificano con le lettere A, D, E e K. Come per le vitamine idrosolubili, anche questo gruppo deve essere introdotto con l’alimentazione, eccezion fatta per la vitamina D, che può essere sintetizzata dal nostro organismo tramite l’esposizione alla luce solare. In generale le vitamine di questo tipo rafforzano le strutture nervose, contrastano le infezioni, sono soprattutto note per il loro potere antiossidante e favoriscono la mineralizzazione ossea. Il loro assorbimento può essere sfavorito da alcuni farmaci come lassativi, contraccettivi orali, aspirina, antibiotici, caffè, fumo e alcol. Soggetti che hanno subito interventi chirurgici o che soffrono di malattie croniche e infiammatorie dell’intestino possono altresì vedere compromessa la disponibilità delle vitamine da parte dell’organismo. Analizziamo ora nel dettaglio tutte le caratteristiche delle vitamine liposolubili.
–Vit. A: (antixeroftalmica) sono vitamine liposolubili del gruppo A, la A1 (retinolo), la A2 (3-deidroretinolo) e le provitamine (Β-caroteni). Nei tessuti animali si trovano la A1 e la A2, mentre nei vegetali sono diffuse le provitamine. Le fonti alimentari sono tuorlo, fegato, latte e derivati, burro, vegetali colorati di giallo e arancione o verdi. La vitamine del gruppo A sono deputate alla formazione e al mantenimento degli epiteli, delle mucose, delle ossa e dei denti, e partecipano nell’accrescimento fisico e immunitario, sono anche potenti antiossidanti. Vengono assorbite assieme ai lipidi e si immagazzinano a livello epatico. La carenza determina cecità notturna, compromissione della cornea (xeroftalmia), ridotto accrescimento, rottura dei denti e predisposizione ai tumori. L’eccesso provoca: irritabilità, nausea, vomito, ritardo della crescita, danni epatici, calvizie, malformazione del feto e altri sintomi. Le donne hanno bisogno di circa 2330 UI di vitamina A al giorno, gli uomini di circa 3000.
–Vit. D:(antirachitica) sono vitamine liposolubili del gruppo D: la D2 (ergocalciferolo) e la D3 (colecalciferolo). LA vitamina D2 si ottiene da una molecola di origine vegetale, mentre la D3 è di origine animale. A livello endogeno, il precursore della vitamina D3 viene successivamente trasformato a livello cutaneo mediante i raggi ultravioletti (UV). La vitamina D3 si trova nel latte, nel tuorlo, nel tonno, nel salmone e nell’olio di fegato di merluzzo. Le vitamine liposolubili del gruppo D intervengono nella regolazione del fosforo e sono essenziali per l’ossificazione. La carenza di vitamina D nei bambini determina rachitismo, negli adulti osteomalacia e probabilmente anche osteoporosi negli anziani. L’eccesso determina nausea, perdita di peso, irritabilità, ritardo della crescita, ipercalcemia la quale porterà a, danni renali e deposito di calcio nei vari tessuti. La dose giornaliera consigliata di vitamina D è di 200 UI per gli adulti tra i 19 e i 51 anni, di 400 UI per gli adulti tra i 51 e i 70 anni e di 600 UI per gli adulti sopra i 71 anni.
–Vit. E: (antisterilità) sono vitamine liposolubili del gruppo E: α-, β-, γ-, δ- tocoferoli. Derivano soprattutto da oli vegetali, germe di grano, cereali integrali, uova, fegato, legumi, frutta secca e vegetali a foglia verde. I tocoferoli sono potenti antiossidanti, proteggono le membrane cellulari e pertanto risultano anti-tumorali. La vitamina E viene assorbita con i lipidi nell’intestino tenue per circa il 33% del totale ingerito con gli alimenti e si deposita nel fegato. La carenza provoca danni ai globuli rossi, distrofia muscolare e morte del feto nella gravida, mentre l’eccesso determina cefalea, nausea, stanchezza e emorragie. La dose consigliata di vitamina E per gli adulti è di 15 mg.
–Vit. K: (antiemorragica)ne fanno parte le vitamine K1 (fillochinone), K2 (farnochinone) e K3 (menadione). Le fonti alimentari sono i vegetali a foglia verde ma viene anche sintetizzata dalla flora batterica intestinale. E’ essenziale per la coagulazione del sangue perché favorisce la sintesi dei fattori coagulativi. Viene assorbita con i grassi nell’intestino tenue e l’eventuale carenza determina emorragie. L’eccesso, nei neonati, si manifesta con ittero e anemia, mentre negli adulti provoca trombosi e vomito. Servono almeno 0,001 mg di vitamina K per chilo di peso.
-Vit. F: (acidi grassi essenziali – AGE) sono liposolubili del gruppo F l’omega6 (acido linoleico, acido γ-linolenico, acido diomo-γ-linolenico e acido arachidonico) e l’omega3 (acido α-linolenico, acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico). Possono anche essere considerati fattori vitamino-simili e si trovano prevalentemente negli oli vegetali, nella frutta secca, nel germe di grano, nei pesci dei mari freddi e nel pesce azzurro. Gli AGE Ostacolano la deposizione e l’ossidazione del colesterolo nelle arterie promuovendo la sintesi delle HDL e riducendo le LDL, regolano la pressione arteriosa, riducono i trigliceridi nel sangue, sono costituenti essenziali di membrana, precursori di fattori della coagulazione e modulatori dello stato infiammatorio. L’assorbimento degli AGE segue quello dei lipidi a livello intestinale; la carenza determina secchezza e desquamazione cutanea mentre l’eccesso, per gli omega6, è ancora oggetto di discussioni e controversie.
In ogni caso se viene consumata una dieta varia e equilibrata, con tutti i gruppi alimentari, molto probabilmente si assumeranno tutte le vitamine necessarie. Tuttavia, in condizioni di aumentato fabbisogno, come la crescita, la gravidanza, l’attività sportiva intensa, l’invecchiamento o la menopausa, può essere utile ricorrere ad un’integrazione. L’idea errata, che spesso si ha in merito a vitamine e integratori, è che siano prodotti naturali e per questo innocui. Ciò non è esatto poiché esse potrebbero avere rischiose interazioni con alcuni farmaci o rivelarsi non necessarie e quindi provocare un pericoloso sovraddosaggio. L’assunzione di vitamine liposolubili dovrebbe avvenire sempre sotto la supervisione di un medico e monitorata con degli esami clinici per valutarne i livelli. Dato che l’organismo conserva queste vitamine nei tessuti grassi e nel fegato e quando richieste si fa ricorso alle scorte, non è necessario ingerire ogni giorno integratori o alimenti che le contengono in condizioni di salute e in presenza di una dieta equilibrata.
Fonti: www.saperesalute.it – www.my-personaltrainer.it