GROSSETO – “Sulla Tirrenica la posizione di Anas coincide con la nostra, è quanto rivendichiamo da sempre. Non sappiamo se prima di scrivere al sindaco di Capalbio Bellumori abbiano letto la nostra mozione bocciata alcuni giorni fa dal Pd in consiglio regionale, in ogni caso qualcuno dovrebbe riflettere tutte le contraddizioni sul modo in cui è stata gestita questa vicenda, decisamente schiacciata sugli interessi di Sat”. Lo affermano in una nota Marco Sabatini e Daniela Lastri, coordinatori regionali di Sinistra Toscana.
“Senza dubbio ci fa piacere che chi gestisce le strade in Italia dica pari pari le cose che proponiamo da tempo. Nella nota inviata al sindaco di Capalbio, Anas afferma che è pronta ad adeguare anche quel tratto di strada e che ha già elaborato il progetto partendo da quello approvato da Sat nel 2011, un intervento che costerebbe quasi il 20% in meno rispetto all’Autostrada. Ma la cosa più importante che Anas afferma è la necessità di avere un titolo giuridico per procedere allo sviluppo della progettazione e della realizzazione delle opere, in quanto vige ancora il regime di concessione a Sat. Dunque è necessario che il Cipe revochi questa concessione e individui in Anas il nuovo soggetto aggiudicatore”.
“La nota permette ora di giocare a carte scoperte: Anas ha definito una volta per tutte il percorso giuridico ed amministrativo da compiere. Un percorso da anni ostacolato da Pd e centrodestra ovunque, che abbiamo fatto in piena solitudine istituzionale – carta canta e i documenti sono agli atti di tutti i livelli di governo dall’Europa in giù – ma insieme a tanti cittadini e associazioni. Tuttavia quanto messo nero su bianco da Anas fa emergere un elemento particolarmente preoccupante: c’è stato un tentativo di estromettere il comune di Capalbio dall’ipotesi di messa in sicurezza, come abbiamo più volte denunciato. Per noi è una prima vittoria e continueremo a tutelare il territorio, dal punto di vista ambientale, idraulico e paesaggistico, e chi lo abita. Il Partito Democratico che, incomprensibilmente, ha bocciato la nostra mozione in Consiglio regionale, dovrebbe farsi qualche domanda e trarre le dovute conseguenze”.