GROSSETO – Lo studio presentato da ANAS sull’adeguamento dell’Aurelia comprende soltanto il tratto Grosseto-Ansedonia, lasciando il resto della tratta sud fino a Tarquinia fuori dal progetto. Ed è proprio la tratta in questione, che va da Tarquinia ad Ansedonia, la parte più critica e insicura di tutta l’Aurelia, che oltretutto contiene ancora 12,5 chilometri a due corsie nel territorio capalbiese. Eppure su questo tratto che dovrebbe avere la priorità per la messa in sicurezza da parte di ANAS, non è stato presentato alcuno studio e nessuna ipotesi di adeguamento della statale Aurelia.
Per questo motivo le associazioni ambientaliste FAI, WWF, Legambiente, Italia nostra, Comitato per la bellezza, Terra di Maremma e Rete dei Comitati per la difesa del Territorio chiedono che ANAS predisponga uno studio di adeguamento dell’intera tratta Grosseto-Tarquinia della statale Aurelia. A questo proposito sono stati informati il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio e il coordinatore della struttura tecnica di missione professor Giuseppe Catalano che sta seguendo la project review del corridoio tirrenico per sollecitare un progetto coerente ed esteso che non si fermi ad Ansedonia. Le associazioni hanno anche scritto al presidente Anas, Vittorio Armani, affinché estenda lo studio sull’Aurelia e hanno poi informato la Commissione Ambiente e territorio della Camera dei Deputati e la Commissione Trasporti e lavori pubblici del Senato della Repubblica affinché vigilino e intervengano sulla questione.
Le associazioni ambientaliste e i comitati prendono anche atto dell’accordo positivo tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Toscana che prevede l’adeguamento dell’Aurelia e lo stanziamento di fondi che prevedono il completamento dell’opera, ma proprio per questo chiedono con forza che venga completato l’intero corridoio e chiedono di fare presto e di superare definitivamente il progetto autostradale SAT.