GAVORRANO – Torna a parlare della questione legata allo stoccaggio dei Gessi rossi, il Comitato per la difesa dle Bruna. Una lunga nota nella quale il Comitato spiega le ragioni della contrarietà allo stoccaggio alla Bartolina e quali saranno le sue azioni .
«Innanzi tutto ringraziamo Leonardo Marras per la pronta apertura, e per l’appuntamento organizzato, e lo preghiano di non farci mancare il suo appoggio sia per la salvaguardia della falda del Bruna, sia per il progetto del 2009 per la creazione del grande invaso idrico.
Ringraziamo anche il sindaco Elisabetta Iacomelli, per la sua disponibilità e per la sua franchezza, e ci rallegriamo, molto, per la dichiarazione del vicesindaco Giulio Querci, sulla opportunità di trovare un sito diverso da Vallina e Bartolina, la prevista “opzione zero”. Comprendiamo la posizione della classe politica, presa tra due, forse tre, fuochi, in una situazione complessa».
«Noi siamo i cittadini del territorio e gli agricoltori della piana del Bruna, o almeno la gran parte di loro, siamo a Gavorrano, Roccastrada, Grosseto e Castiglione. Rappresentiamo molte e molte decine di aziende agricole, da quelle monofamiliari a quelle gigantesche, di rilevanza nazionale, per complessivi migliaia di ettari e centinaia di addetti. Alcune sono fino a 15/20 km di distanza dalla Bartolina, e ciò dimostra l’importanza del problema, e tutte, ma proprio tutte, dipendono dalle risorse idriche del Bruna e del suo alveo. Non siamo un comitato ecologista, come qualcuno ci ha appellati, anche se qualcuno lo è, né panciuti latifondisti che scorrazzano con la Range e il sigaro. Siamo gente che si ammazza di fatica dall’alba a notte, molti di noi hanno debiti, e pensieri, che li svegliano ancor prima dell’alba, quando andranno nei campi, con i prezzi dei prodotti sempre più bassi, i mille adempimenti di uno Stato spesso ostile. E, esattamente come la gran parte degli italiani, molti di noi fanno fatica ad arrivare a fine mese. Possiamo contare sulle nostre mani, sui nostri sindacati, e in alcuni uomini politici locali, e sappiamo esattamente di quali fidarci».
«La Bartolina per la Venator-Huntsman-Tioxide era forse una soluzione comoda, almeno sulla carta, ma i nostri politici potranno certamente trovare altre soluzioni per risolvere il problema all’azienda americana, che noi ci auguriamo rimanga a lungo nel territorio. Invece per noi, le aziende agricole della piana, c’è solo una soluzione, abbiamo solo la falda del Bruna per avere l’acqua, ed abbiamo solo quel lago della Bartolina per avere un giorno le riserve idriche.
Queste due posizioni non sono compatibili, e a nostro avviso non sono neanche equivalenti, da una parte la sopravvivenza, dall’altra la comodità. La nostra linea è chiara: non mettere i gessi rossi alla Bartolina, farci il grande invaso, salvare tutti i posti di lavoro delle aziende agricole, senza perdere i posti di lavoro delle aziende chimiche».
«Abbiamo sempre giocato a carte scoperte sulle nostre intenzioni, come non abbiamo mai proposto la candidatura della Vallina. Abbiamo sollecitato chiaramente, ed atteso, un preciso segnale da parte degli Enti riguardo alla incompatibilità della Bartolina per il recupero ambientale con i gessi rossi. Quel segnale, chiaro e formale, ad oggi, non è ancora arrivato, ma siamo ottimisti che si stia avvicinando, perché la situazione è ormai chiara ai più, e perché le tematiche ambientali non devono più avere colore, e confidiamo che la classe politica troverà un’alternativa che eviti lo scontro sociale/territorial»e.
«In attesa di quel “segnale”, noi agricoltori, continueremo nel percorso che abbiamo iniziato, a difesa dei nostri diritti, andando avanti con fermezza nella già intrapresa attività legale, che è da tempo cominciata con le perizie, le analisi, le varie Pec agli Enti, e continuerà con ogni altra attività che sarà conseguente, in ogni sede, senza clamori, ma solo perché non vogliamo danneggiare altri equilibri. Ma siamo pronti in qualunque momento a “deporre le armi” e tornare a casa, perché il nostro unico obiettivo è la salvaguardia del fiume Bruna con la sua falda».
«Nell’attesa di una delibera ufficiale, che ci rimandi tutti ai nostri lavori autunnali nei campi, ringraziamo i molti che ci sostengono, pubblicamente e di nascosto, e i Sindacati di categoria, ed i Comuni di Grosseto, Roccastrada, Castiglione della Pescaia, che hanno coraggiosamente preso una chiara e formale posizione contraria alla Bartolina. Speriamo di poter presto ringraziare anche il Comune di Gavorrano, e costruire tutti insieme un futuro responsabile, per fare fronte alle grandi emergenze che ci attendono, quali i cambiamenti climatici e la siccità, senza dimenticare quelle occupazionali».