GROSSETO – Legambiente esprime forte soddisfazione per la decisione del Governo centrale e della Regione Toscana di avviare il percorso per l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’Aurelia, abbandonando definitivamente ogni ipotesi autostradale.
“La soluzione dell’adeguamento dell’Aurelia – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – oltre a rappresentare la scelta con minore impatto ambientale è senza dubbio l’opzione più economica e di più veloce realizzazione. Già evidente è l’abbassamento dell’impatto ambientale e il minor consumo di suolo, così come è altrettanto evidente il risparmio economico di 120 milioni di euro nell’ipotesi a 110 km orari e di 410 milioni nell’ipotesi a 90 km orari. Ma il progetto Anas, purtroppo, si ferma ad Ansedonia. Noi chiediamo, invece, che l’adeguamento dell’Aurelia arrivi fino a Capalbio (tra l’altro si parla dei 12,5 km a due corsie, con decine di ingressi a raso e attraversamenti privi delle minime condizioni di sicurezza) comprendendo così anche uno dei tratti più pericolosi dell’intera arteria. Chiediamo quindi a Governo e Regione di prevedere l’intera tratta sia a nord sia a sud di Grosseto, dando priorità per l’inizio dei lavori ai tratti più pericolosi dell’area di Capalbio”.
Anche gli esigui vantaggi in termini di tempo di percorrenze che avrebbe il percorso autostradale (al massimo 7 minuti) sarebbe annullato dal tempo perso nei caselli previsti dal tracciato.
L’ipotesi progettuale di Anas, che prevede la realizzazione di una superstrada a 4 corsie con l’adeguamento delle carreggiate, l’eliminazione degli ingressi a raso, la realizzazione della corsia di emergenza e le relative complanari, dovrà assolutamente prevedere un’attenta valutazione del rischio idraulico e degli impatti paesaggistici. Legambiente chiede, infine, che venga ritirata definitivamente la concessione alla SAT e si proceda per completare in breve tempo l’iter per l’adeguamento dell’Aurelia, affidato ad Anas dopo un confronto con enti locali, associazioni e cittadini.