GROSSETO – In attesa che la legge elettorale approvata alla Camera approdi in Senato per il passaggio definitivo, nel caso in cui ci sia una maggioranza disposta a votarla, andiamo a vedere come sarebbero disegnati i collegi uninominali, per Camera e Senato, nel nostro territorio visto che la legge prevede un sistema misto con collegi uninominali e collegi distribuiti su base proporzionale nazionale con soglie di sbarramento del 3% per i singoli partiti e 10% per le coalizioni.
Si tratta di ipotesi perché ancora non ci sono indicazioni precise. Si sa soltanto che il cosiddetto “Rosatellum” (il nome dato alla legge dal proponente, il capogruppo alla Camera del Pd, in una versione “bis) prevede alla Camera 213 collegi più il collegio della Valle d’Aosta, 1 i 12 della circoscrizione estero, mentre al Senato i collegi uninominali saranno 102 e 207 i collegi del proporzionale; saranno 6 i seggi degli eletti all’estero.
Per quanto riguarda la Maremma si ipotizza che il collegio della Camera dei deputati sia simile a quello previsto dal Mattarellum per il Senato. Quindi dovrebbe ricomprendere la provincia di Grosseto, Piombino e l’isola d’Elba con l’eccezione per qualche Comune dell’Amiata, quelli della fascia a confine con Siena come ad esempio Semproniano.
Più complicato invece conoscere la definizione del collegio del Senato che sarà sicuramente più esteso e che potrebbe comprendere due province. In questo caso Grosseto potrebbe essere “unito” alla provincia di Livorno o a parte della provincia di Siena.
Ricordiamo che in caso con questo tipo di legge elettorale nei collegi saranno eletti i candidati che “arrivano primi”, cioè i candidati che ottengono più voti. Ad ogni candidato nel collegio sono poi collegati da due a quattro nomi per la quota proporzionale. Il sistema dei collegi favorisce la formazione delle coalizioni che però dovranno essere formate su base nazionale e quindi gli italiani al voto si troveranno di fronte in tutti i territori le stesse coalizioni.