GROSSETO – Sono 24 gli interventi odontoiatrici effettuati, nel 2016, all’ospedale di Grosseto, in anestesia totale, per i bambini più piccoli o con problematiche tali da rendere necessaria la narcosi. Al 30 settembre 2017 sono stati 18, considerando che viene effettuata una seduta al mese, con ricovero in day hospital nel reparto di Pediatria del Misericordia. Questo particolare e importantissimo servizio è rivolto ai bambini tra i 3 e i 16 anni, cosiddetti “non collaboranti”, per l’età oppure per patologie fisiche e psichiche, con un’attenzione specifica per coloro che soffrono di disturbi dello spettro autistico cui è dedicato un percorso di accesso e cura, in collaborazione con l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Nella Asl sud est, Il servizio è attivo già da anni al Misericordia di Grosseto e, da alcune settimane, anche nelle strutture ospedaliere di Montevarchi e di Arezzo.
Come spiega la dottoressa Alessandra Romagnoli, direttore Unità operativa semplice dipartimentale di Odontoiatria della Asl sud est e che dal 2004 ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’Odontoiatria infantile e Ortodonzia per la ex Asl di Grosseto, “questa attività è importantissima per la salute e il benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi, nonché per la serenità dei loro familiari. Ormai da anni, infatti, a Grosseto sanno di poter contare su un percorso pubblico, che garantisce le cure odontoiatriche anche nei casi più difficili e complessi, in piena sicurezza. Non pensiamo solo ai bambini ‘non collaboranti’ per l’età ma a tutti coloro che hanno handicap fisici o psichici e che non hanno altra possibilità di esser curati se non in anestesia totale”.
L’accesso al servizio avviene prenotando al Cup. Lo specialista valuta le necessità del caso, viene fissata la data per la preospedalizzazione e per l’intervento, che viene effettuato con il ricovero in day hospital, all’interno del reparto di Pediatria di Grosseto.
Questa attività, inoltre, si aggiunge alle altre offerte aziendali per la cura dei denti nei più piccoli, secondo le indicazioni del Ministero della Salute e della Regione, che prevedono servizi sia per la cura che la prevenzione, in collaborazione anche con i medici e i pediatri di famiglia: non solo le terapie per le patologie odontoiatriche, ma anche informazioni e consulenza alle famiglie, sui corretti comportamenti alimentari, sulle abitudini igieniche, sull’importanza della prevenzione, per evitare successivi problemi nella crescita.
“L’aspetto alimentare è molto importante – aggiunge Alessandra Romagnoli – considerata la percentuale di comunità straniere in provincia di Grosseto (oltre il 15% degli abitanti, ndr), che hanno abitudini diverse e spesso non corrette, come ad esempio un elevato consumo di zuccheri. L’alimentazione non corretta, infatti, è la causa del 50% delle carie nei bambini. Già eliminando gli zuccheri dei succhi di frutta la patologia potrebbe essere ridotta del 30 %”.
In foto a destra la dottoressa Alessandra Romagnoli, a sinistra l’infermiera Valentina Orlando.