GROSSETO – Alle 13.13 del 13 ottobre, ossia oggi, l’hashtag #solounminuto è stato affiancato da una pagina Facebook. Ad annunciarlo Lorella Ronconi, colei che quell’hashtag lo aveva creato. «Il progetto è nato il 15 maggio scorso, perché ero stanca della gente che parcheggia sugli scivoli e negli stalli per i disabili, sui marciapiedi con la scusa che tanto è “solo un minuto”. Quel minuto è la mia vita».
«Abbiamo iniziato a fare foto – racconta – e a postarle con la collaborazione di alcuni amici (Emanuela Fallani, Barbara petri e Vincenzo Argenziano). Il nostro non è un essere “contro” ma un essere “con, per, a favore”. E dalle foto vorrei nascesse un movimento culturale».
Poi Lorella mostra il logo della pagina Facebook. «Sembra un “cancelletto”, e invece è un incrocio con le strisce pedonali che sono sostituite da barre colorate, una diversa dalle altre, come ciascuno di noi».
«Pubblicheremo le foto che ci invieranno, ma cancelleremo i commenti incivili, perché la nostra è una battaglia di civiltà; ci piacerebbe che questo diventase un movimento nazionale, e che Grosseto si trasformasse in una città a misura di disabile». Poi cita il gruppo Facebook “Fotografa l’impostore” con cui ha in mente di collaborare e altri movimenti in Brasile e in Russia.
«Nel 2005 mettevamo i cartelli sulle auto parcheggiate sui marciapiedi. Siamo andati avanti per quattro anni, un mese all’anno». Ricordoa ancora Lorella che spera che il movimento diventi «di tutti» e ringrazia Carlo Vivarelli che sarà l’amministratore della pagina. Ovviamente chi vorrà potrà ancora usare l’hastagh #solounminuto.
«In futuro vorrei ampliare la pagina: ad esempio lo scalino che rende inaccessibile il negozio, o il bar che ha scelto gli sgabelli alti che mi costringono a stare ad un’altezza differente rispetto agli altri quando prendo il caffè… una serie di cose che vanno dagli alberghi agli arredamenti dei negozi per arrivare aduna città che sia a misura di disabile».