MASSA MARITTIMA – Durante la notte di martedì 10 ottobre l’azienda di Fabio Toccaceli ha subito una seconda predazione all’interno della recinzione installata secondo le indicazioni fornite dai tecnici del progetto LIFE Medwolf. In seguito alla prima predazione i tecnici del progetto hanno installato delle trappole fotografiche che hanno ripreso per almeno cinque volte un predatore di grandi dimensioni nei dintorni della recinzione.
“L’allevatore ci ha chiamato immediatamente – ha spiegato Valeria Salvatori, responsabile del progetto Medwolf – e insieme a lui abbiamo concordato interventi da realizzare. Innanzitutto in almeno un punto sarà necessario alzare la recinzione perché il terreno è leggermente in pendenza e poi inseriremo anche un’ulteriore barriera all’esterno della recinzione per impedire al predatore di prendere una rincorsa sufficiente a saltare la rete metallica. Non ci saremmo aspettati un simile episodio, ma purtroppo bisogna considerare che il fenomeno delle predazioni è molto complesso, le situazioni sono dinamiche e vanno studiate e risolte insieme all’allevatore. È molto importante che si instauri un rapporto di collaborazione con l’allevatore, perché solo affrontando i problemi insieme è possibile trovare le possibili soluzioni. Quest’ultimo episodio ci insegna a non dare nulla per scontato e pur avendo un carattere eccezionale deve servire da monito a tutti gli allevatori per mantenere e innalzare il livello di guardia”.
“Si ribadisce l’importanza di eliminare l’eventuale presenza di punti di vantaggio che rendano la recinzione più bassa di 180-200 cm poiché, come purtroppo dimostra quanto è successo – conclude la nota -, i predatori apprendono rapidamente strategie per oltrepassare le barriere”.