GROSSETO – «Questa è una grande opportunità per il nostro territorio e per il settore agricolo che è fondamentale per la Maremma, perché il percorso produttivo deve essere affiancato dalla trasformazione che sino ad ora è mancata». Questo ilcommenta del presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno a margine dell’incontro dal titolo “Dal distretto rurale della Maremma al distretto rurale agroalimentare della Toscana del sud”.
«Si può mettere in moto una intera filiera che faciliti l’occupazione e sviluppi attività collegate. I settori in cui investire – prosegue Breda – sono agricoltura e turismo, che poi sono strettamente collegati. Ci aspettiamo grandi investimenti sulla filiera di trasformazione agroalimentare che, con un progetto di agroindustria, può raggiungere i mercati esteri, irraggiungibili se invece si resta “piccoli”».
«Servirà un forte protagonismo locale e d’impresa che punti alle produzioni di qualità, evitando le frammentazioni nel sistema agricolo – commenta il presidente della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, Luca Sani – Il contratto di distretto per l’agroalimentare è una prima opportunità per declinare un nuovo modello di sviluppo sul territorio. L’attivazione dei contratti di filiera e di distretto è oggetto di una circolare (D.M. prot. n.1192 del 08/01/2016) del Ministero dell’agricoltura, a cui i progetti andranno inviati a partire dal 27 novembre 2017. Se per i progetti di filiera sul singolo prodotto o settore c’è già una certa vivacità, i contratti di distretto possono avere un carattere di novità, in quanto consentono di unire più produzioni e possono contare su 80 milioni di euro derivanti dai Fondi Fas. Un’opportunità di sviluppo su cui la Maremma, grazie all’importante lavoro portato avanti dalla Regione Toscana insieme alle istituzioni e associazioni del territorio, potrebbe puntare per il prossimo futuro.
La fase progettuale di questo percorso – aggiunge Sani – sarà indubbiamente complessa, per questo motivo il ministro Martina sta elaborando una nuova proposta che riguarda i “Distretti del cibo”, per sostenere con risorse specifiche le filiere agroalimentari, includendo anche la ristorazione diffusa. Con l’approvazione della legge di Stabilità, le risorse consistenti potrebbero essere disponibili già nel primo semestre 2018. I distretti del cibo resteranno in capo alla Regione per la gestione sul territorio e saranno un’altra prospettiva di sviluppo interessante».
Il Consigliere regionale Leonardo Marras presente all’iniziativa assieme al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e a Fabio Farri, dirigente della direzione agricoltura e sviluppo rurale della Regione toscana, ha affermato «Il Ministero delle politiche agricole ha finalmente abbracciato la cultura del distretto rurale – prosegue Marras che fu il primo a lanciare questa idea -, la qualità non può non essere legata ad un territorio. Bisogna che vengano messe a disposizione le risorse necessarie perché ciò sia possibile».
Il ministro Maurizio Martina è atteso in Maremma tra la fine e l’inizio del 2018 per presentare il progetto.