GROSSETO – Sabato scorso ben dodici atleti della compagine grossetana hanno scritto una bellissima pagina di sport e di amicizia all’Ironman di Barcellona, una delle tappe mondiali più importanti del circuito sulla lunga distanza di triathlon.
Dopo un anno di intensi e faticosi allenamenti lungo le strade della Maremma e nel mare della nostra provincia, si sono presentati ai nastri di partenza nella cittadina di Calella, a nord di Barcellona, insieme ad altri 2.400 atleti provenienti da tutto il mondo. Grande e particolarmente agguerrita soprattutto la concorrenza dei russi, degli irlandesi e dei tedeschi, oltre ai padroni di casa spagnoli.
Incitati da un altrettanto caloroso gruppo di 20 supporter maremmani, i dodici atleti durante la giornata hanno nuotato con vigore per quasi 4 chilometri tra le onde del mediterraneo, hanno pedalato lungo la costa catalana per 180 chilometri imprimendo ritmi proibitivi per molti sconosciuti compagni di gara e hanno corso la maratona finale, tutti con il sorriso sulle labbra, sotto una leggera pioggia autunnale.
I risultati raggiunti sono impressionanti sia per quantità, dato che 12 atleti finisher in una sola gara Ironman poche squadre al mondo se li possono permettere, che per qualità in quanto i piazzamenti raggiunti sono stati di tutto rispetto.
Basti pensare che il presidente Riccardo Casini, categoria 45-49 anni, con un tempo da professionisti (9 ore e 43 minuti), è arrivato 6° di categoria e si è qualificato per il campionato mondiale 2018 a Kona, Hawai, coronando il sogno di ogni triathleta del pianeta. Anche Alessandro Cezza, categoria 50-55 anni, è sceso sotto le 10 ore (9.52) dimostrando una forma atletica e una determinazione invidiabile e sfiorando per pochissimo la qualificazione per Kona.
Gli altri atleti della squadra hanno raggiunto tutti dei piazzamenti notevoli nell’ambito della loro categoria di età (Dario Rosini, 58°; Alezzandro Arazzi, 189°; Stefano Senesi, 221°; Salvatore Demasi, 42°; Giovanni Polidori, 124°; Guido Petrucci, 140°; Irio Caprini, 173°; Lido Feri, 22°; Mauro Fantacci, 48°; Michelangelo Biondi, 99°;). Tra questi una menzione speciale va sicuramente ad Arazzi e Caprini, che per la prima volta nella loro vita e con tempi di tutto rispetto sono arrivati al traguardo della distanza regina fregiandosi finalmente del titolo di Ironman Finisher.
Un anno indimenticabile questo per il sodalizio del presidente Casini che, sotto la guida atletica e tecnica del nuovo allenatore Michelangelo Biondi, ha saputo alzare l’asticella delle proprie ambizioni e delle proprie prestazioni senza mai rinunciare allo spirito di amicizia e di sana partecipazione sportiva che lo ha sempre contraddistinto.