GROSSETO – Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Grosseto il Piano-programma dell’istituzione Le Mura. Un progetto condiviso per riqualificare gli spazi storici della città, riportarli a vivere e garantire allo stesso tempo sicurezza. Nell’atto proposto dalla giunta guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e elaborato dal vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Agresti con i componenti dell’istituzione Le Mura, sono indicate le linee guida da seguire tra il 2017 e il 2019.
“Dopo un lungo lavoro e un confronto costruttivo e proficuo avvenuto in commissione consiliare – spiega il vicesindaco Agresti – è arrivata l’approvazione all’unanimità della delibera da parte dell’assemblea consiliare. Ringrazio l’opposizione per aver creduto nell’impegno degli uffici e dell’istituzione Le Mura. Anche al direttivo di questo organo, con a capo Alessandro Capitani, vanno i miei ringraziamenti. Adesso in commissione si avvia un lungo confronto che vuole trovare soluzioni che portino al recupero di questa parte del patrimonio e alla crescita delle funzioni che accoglie. Perché far vivere le mura sarà un deterrente contro l’incuria e i reati. Allo stesso tempo ci impegneremo a portare a termine l’installazione delle nuova illuminazione, altro importante provvedimento per contrastare degrado e criminalità”.
Fino al 2019 saranno investiti nell’istituzione Le Mura 70mila euro all’anno, 40mila che arriveranno complessivamente dall’Amministrazione comunale, come finanziamenti oppure come trasferimenti che derivano dalle concessioni a terzi. Gli altri 30mila euro, come spiegato nel corso del Consiglio comunale dal vicesindaco Agresti, arriveranno da sponsorizzazioni dei privati. I primi passaggi saranno il recupero delle troniere, del patrimonio vegetativo esistente e una serie di attività di approfondimento e convegni: da non sottovalutare l’attività di studio, conoscenza e approfondimento del patrimonio storico della città, non tutto censito. “Saranno anni importanti – continua Agresti -: segneranno un radicale cambiamento rispetto al passato”.
Le risorse economiche andranno a finanziare studi di fattibilità e progetti per sistemare i monumenti (con l’obiettivo di incentivare concessioni e localizzazioni), la gestione della vegetazione esistente, organizzazione di eventi e servizi, attività di promozione, promozione del volontariato, la realizzazione di un mercato agroalimentare, progettazione e organizzazione di una rassegna florovivaistica e di una mostra canina.