GROSSETO – Il Comune firma l’accordo con Ipasvi. L’Amministrazione comunale di Grosseto, con il collegio Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia, è infatti pronta a dare supporto a un progetto di caregiver destinato alla formazione di badanti che siano in grado di prendersi cura delle persone anziane e-o disabili, garantendo l’idoneità e l’efficacia della loro preparazione (Nella foto il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’assessore Mirella Milli e Nicola Draoli presidente Ipasvi).
“Sempre più spesso – dicono il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al Sociale Mirella Milli – le famiglie hanno bisogno di persone competenti che si prendano cura dei loro cari: l’Ipasvi, collegio accreditato che garantisce massima affidabilità e preparazione, ha deciso di fare la sua parte. Da qui la firma del protocollo che sancisce l’inizio di questa collaborazione, che entrerà subito nel vivo con il corso di formazione”. In cosa consisterà il progetto? In lezioni frontali e pratiche (informazioni su sedi e orari: segreteria@ipasvigrosseto.it) su i diversi argomenti: tra queste ci saranno approfondimenti su elementi di geriatria e gerontologia, aspetti psicologici e pratici, economia domestica (acquisto della spesa, cucina), cura e igiene degli alimenti e degli ambienti, disturbi del sonno, la cura dell’insonnia, la nutrizione, la deambulazione dell’anziano, la dieta, la prevenzione delle piaghe, ma anche sicurezza, diuresi, pressione arteriosa, igiene personale, diabete, somministrazione farmaci, ossigenoterapia. Insomma, tutte quelle nozioni che possono far comodo quando si dà supporto a una persona anziana, consentendo anche un intervento tempestivo in casi di difficoltà o malessere.
Il corso di formazione, organizzato e gestito da Ipasvi, senza alcuna spesa a carico dell’Amministrazione comunale, avrà una durata di un mese per un totale di 20 ore (un incontro a settimana di 5 ore), e sarà rivolto esclusivamente a uomini e donne regolarmente residenti a Grosseto, con una conoscenza certificata della lingua italiana, una concreta predisposizione ai rapporti interpersonali e una forte motivazione alla cura dell’anziano e del disabile. I posti a disposizione sono limitati: il progetto prevede la partecipazione di massimo 20 aspiranti badanti a corso, corsi che saranno attivati periodicamente a seconda della domanda.
“Per il primo anno di attivazione – come si legge nella convenzione – i partecipanti dovranno provvedere al solo pagamento delle spese relative al materiale di studio (fotocopie, dispense, strumenti) e i docenti offriranno la loro attività gratuitamente. Al termine di ogni corso il collegio Ipasvi consegnerà all’Amministrazione comunale l’elenco dei soggetti che hanno concluso in maniera proficua il corso stesso: verrà aggiornato alla conclusione di ogni corso e pubblicato sul sito internet del Comune di Grosseto”. “È bene ribadire che l’iniziativa non è professionalizzante – dice il presidente Ipasvi Nicola Draoli –: il nostro collegio in questo senso è un ulteriore elemento di garanzia per un percorso di educazione sanitaria per laici che mira ad evitare quelle zone grigie che si stanno formando a causa del forte aumento della richiesta. Attraverso le nostre lezioni la badante potrà quindi capire anche i limiti della sua figura e offrire un servizio più attento e consapevole al suo assistito”.