FOLLONICA – L’As Follonica Sport gestisce male i conti? Questo è quello che si chiede il consigliere del gruppo misto Daniele Pizzichi attraverso un’interrogazione al sindaco, presentata questa mattina.
L’interrogazione riguarda la gestione dei conti del Palagolfo e la pista Armeni, due impianti in gestione diretta della società sportiva, come stabilisce la concessione con il Comune. «Non voglio accusare nessuno –sottolinea Daniele Pizzichi – ma dopo un’attenta lettura dei rendiconti degli ultimi anni, molti aspetti finanziari sono poco chiari. Com’è possibile, ad esempio, che alcune fatture presentate al rimborso non siano intestate alla società Follonica Sport bensì a Follonica Hockey?».
Anche le spese di gestione, presentate al Comune per richiedere i rimborsi, al consigliere comunale talvolta sembrano poco trasparenti e in alcuni casi perfino spinti. Un esempio sono le ore di lavoro svolte per pulizie, guardiania e gestione impianti, non solo mal specificate (fino al 2016, anno in cui effettivamente sono riportate più dettagliate), ma al consigliere sembrano perfino troppe.
«Nel 2014 per entrambi gli impianti sono state dichiarate 780 ore ciascuno al prezzo di 15 euro all’ora, un importo definito concordemente all’amministrazione comunale e che quindi ammonta per la sola guardiania e pulizie a 11.700 euro ogni trimestre per ciascun impianto. Considerato che, in media le ore di lavoro richieste a rimborso trimestrale sono in misura 1000 per ciascun impianto, si evince che ogni impianto dovrebbe essere presidiato costantemente ogni giorno (compresi i giorni di chiusura) per 11 ore circa (con due addetti fissi per ciascun impianto, tutti i giorni, festività incluse)».
In sostanza nell’interrogazione il consigliere Pizzichi si chiede se alla società non vengano concessi delle somme, tra contributi e rimborsi, con troppa facilità. Si parla di un contributo massimo trimestrale di 57.150 euro, sono quindi oltre 220 mila euro annui. «Se non altro – dice Pizzichi – il rendiconto dovrebbe essere controllato meglio. Ci sono scontrini fiscali privi di giustificazioni, elenchi spese scritte a mano e ho trovato perfino una fattura di 1000 euro che riguarda lavori al bocciodromo che non c’entra niente».
Un altro esempio è il rimborso della Tari (già Tares) che, come stabilito dalla concessione, sarebbe a carico della società, ma fino al 2013 incluso, è stato rimborsato. Anche altre spese negli anni sono state restituite nonostante siano state presentate con un netto ritardo rispetto alle scadenze (devono prevenire agli uffici comunali a scadere del trimestre). Addirittura sarebbe stata presentata e rimborsata una fattura di 30.250 euro, datata 29.03.2012, quindi ancora prima di aver formulata la concessione stessa (che fu firmata il 14 novembre dello stesso anno, quindi otto mesi più tardi).
A parte le spese, la concessione prevede anche degli investimenti sugli impianti da parte del concessionario. Qui, il consigliere comunale si riferisce alla realizzazione, nell’area antistante al Palagolfo, ai due campi da paddle per il mezzo dei quali la gestione è stata prorogata a favore del concessionario di ulteriori 7 anni. «Vorrei sapere – chiede infine – quale soggetto abbia effettuato l’investimento richiamato e la sua entità per giustificare una proroga della la gestione del Palagolfo per ulteriori sette anni».