GROSSETO – 24 provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica in altrettante sedi di società e privati cittadini in merito alla gara per la costruzione e gestione dell’impianto “Pump&Treat” nel sito dell’ex discarica “Le Strillaie” nel comune di Grosseto. Le perquisizioni hanno interessato, oltre a Grosseto, le province di Vicenza, Rimini, Siena, Livorno, Pisa e Firenze.
Come si legge nella nota inviata dal procuratore Raffella Capasso «Sono stati iscritti nel registro degli indagati sei soggetti in relazione ai reati di turbativa d’asta, corruzione, abuso d’ufficio e truffa aggravata. L’attività di indagine, coordinata dalla Procura di Grosseto e svolta dalla sezione di polizia giudiziaria della Polizia stradale di Grosseto e dalla Polizia municipale di Grosseto, ha ad oggetto i provvedimenti adottatati nel 2013 dall’allora dirigente del servizio ambiente del Comune di Grosseto con i quali veniva prorogata, per ulteriori 20 anni, la gestione dell’ex discarica, a favore delle imprese vincitrici della gara di appalto, riunite in un’associazione temporanea (A.T.I.)».
«Nel corso delle investigazioni fin qui svolte è stata acquisita documentazione presso gli enti interessati e presso l’Agenzia delle entrate. Sono stati vagliati tutti i progetti relativi alla costruzione dell’impianto siglati da un professionista che risulta direttore di altro sito di discarica presente in Provincia. L’attività di perquisizione ha riguardato sia il sito de “Le Strillaie”, sia quello di Cannicci, ove operano imprese riferibili ai soggetti indagati. In merito al delitto di truffa aggravata il danno patrimoniale per l’ente comunale sarebbe da quantificare in un importo non inferiore a 15 milioni di euro».