GROSSETO – Il Comune di Grosseto si schiera contro la prefettura e boccia il protocollo d’intesa per l’utilizzo di alcui migranti nelle opere di manutenzione ordinaria dell’area archeologica di Roselle.
«Il percorso che inizia oggi tra Prefettura e Soprintendenza ci preoccupa: pur consapevoli dell’importanza di tutelare il nostro patrimonio archeologico e del valore fondamentale del sito di Roselle, l’utilizzo dei richiedenti asilo sotto qualsiasi forma, anche quella che può sembrare lodevole, è un gesto pericoloso che, secondo noi, legittima sul nostro territorio la presenza di migranti economici. E bene ricordare che una minima percentuale dei richiedenti asilo risulta avere i requisiti per esserlo effettivamente, ma rimane comunque poi sul territorio, alimentando inevitabilmente criminalità e disagio sociale».
«Altre scelte potevano avere priorità andando a vantaggio del recupero dei detenuti delle nostre carceri, ad esempio, come da noi proposto mesi fa, di tante associazioni volontaristiche o dei nostri giovani. Il pensiero corre inevitabilmente infatti ai nostri brillanti studenti di archeologia, per i quali al contrario non si trovano risorse per l’inserimento nel mondo del lavoro e il giusto riconoscimento della professionalità».
«Perché un conto è tutelare chi giustamente fugge dalla tragicità della guerra, altro è condividere la politica migratoria scellerata di un governo centrale che, di fatto, sostiene il traffico degli uomini verso il nostro Paese, ponendo le basi per pericolosi disequilibri sociali, demografici e ed economici. La mia Amministrazione, che non è stata coinvolta – né tanto meno informata – nella genesi del Protocollo tra Prefettura e Soprintendenza, è concettualmente contraria al contenuto di quel documento e alle sue implicazioni. Ne prendiamo, quindi, le distanze. Con forza».