GROSSETO – Scontro tra maggioranza e opposizione e attacco frontale dal centrosinistra contro il sindaco. A scanetanre le critiche dure di Pd, Lista Mascangi e Passione Grosseto, le parole che Vivarelli Colonna ha utilizzato sui social network per comentare una critica al Comune sulle politiche per la sicurezza.
«Di fronte ad una serie di critiche politiche rivolte dai consiglieri comunali di centrosinistra in materia di sicurezza, – si legge nella nota dell’opposizione – il (cosiddetto) sindaco di Grosseto ha ritenuto di replicare pubblicamente con queste testuali parole: “Lasciali stare porelli, sono allo sfascio totale, fanno più ridere che piangere … Hanno bisogno di aiuto anche psichiatrico. Lasciali latrare, perché non sanno quello che dicono, tantomeno quello che fanno…”. Un intervento indubbiamente di alto profilo politico, che peraltro si aggiunge ad altre perle, tra le quali non possiamo dimenticare la celebre: “io esisto, vomito ergo sum”».
«Certo, è ormai notorio che il personaggio sia piuttosto suscettibile, specialmente quando la realtà toglie il velo alle balle che ha raccontato in campagna elettorale, ad esempio proprio sul tema della sicurezza. Ieri il candidato sindaco Vivarelli Colonna scaricava sulla precedente amministrazione comunale ogni responsabilità in materia di sicurezza, promettendo che lui avrebbe fatto ‘rinascere’ Grosseto. Oggi il (cosiddetto) sindaco Vivarelli Colonna, senza alcun pudore e con tanti saluti alla coerenza, accusa mezzo mondo di scaricare ingiustamente sull’amministrazione comunale ogni responsabilità in materia, piangendo e strillando che «la sicurezza pubblica è appannaggio della Prefettura. Invece … si tende sempre a dare la colpa al Comune, al sindaco, quando qualcosa non va …».
«Gli sbalzi umorali del personaggio e le difficoltà politiche in cui versa non possono tuttavia far dimenticare che lo stesso ricopre un ruolo istituzionale di alta responsabilità e rappresenta, in tutto quel che fa e in tutto quel che dice, l’intera comunità grossetana. Il problema, sia chiaro, non è tanto il linguaggio da bettola con il quale si rapporta ai propri oppositori politici o anche a semplici cittadini quando sfugge alla tutela del proprio ufficio stampa. Quella è una questione di educazione personale sulla quale ormai è tardi per intervenire. Il problema è l’assoluta mancanza di rispetto verso tutti quei nostri concittadini che pretendono di essere rappresentati da una persona che abbia consapevolezza del ruolo che ricopre».
«Il (cosiddetto) sindaco Vivarelli Colonna si prodiga in citazioni evangeliche come fosse Gesù Cristo. Che dire? Speriamo che venga presto folgorato sulla via di Damasco, perché per il momento più che Gesù Cristo a noi ricorda tragicamente Caligola».