ORBETELLO – “Dov’era il sindaco di Orbetello finora? Il primo episodio si è manifestato quasi due mesi fa, nel bel mezzo della stagione turistica estiva, destando comprensibili paure nei cittadini e nei visitatori e Casamenti si è fatto vivo soltanto ieri ad un incontro con la proprietà di cui ci dà notizia oggi. La domanda, dunque, sorge spontanea. Una risposta potrebbe essere: su facebook, che pare essere il suo ufficio permanente da cui interviene, anche con toni sciatti, in ogni conversazione; è da lì, infatti, che abbiamo appreso che non poteva fare l’ordinanza immediata neanche quando gliel’ha scritto Arpat seguendo le linee guida in vigore già dal 2009. Voglio sottolineare come il testo unico ambientale e i poteri del sindaco sono gli stessi di quando io ho avuto l’onore di svolgere quel ruolo, per questo ancora oggi non capisco il motivo dell’inerzia di Casamenti giustificata solo da formalismi inaccettabili. C’era da agire subito e non l’ha fatto, c’era da assumersi una responsabilità e non l’ha fatto. Ieri si è svegliato, speriamo bene. Il mio invito è a crescere velocemente e a fare tesoro di queste esperienze. Deve ancora imparare a fare il sindaco e questo lo vogliamo tutti, oltre le posizioni politiche, per il bene dei cittadini.
Nel frattempo ieri ho scritto all’assessore Fratoni, come avevo anticipato in occasione dell’assemblea dei cittadini di pochi giorni fa, per ulteriori approfondimenti e ho chiesto anche: di mettere a disposizione la centralina mobile di ARPAT qualora lo richiedesse il Comune; di rendere noto se esiste un pericolo al contatto con questa polvere acida e un ambiente umido, come la pelle umana; di disporre ulteriori verifiche sullo stato dell’amianto del tetto dei fabbricati dismessi”. Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana