GROSSETO – Sarà firmato venerdì prossimo 15 settembre in Prefettura il protocollo di intensa per lo svolgimento di attività sociale, da parte di cittadini stranieri richiedenti asilo, nell’area archeologica di Roselle.
A sottoscrivere l’accorso saranno il prefetto, il soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e i rappresentanti dei tre soggetti gestori del servizio di accoglienza per richiedenti asilo nel territorio comunale di Grosseto (Società Auxilium Vitae, Società Solidarietà è crescita, Società Uscita di sicurezza).
L’impiego di cittadini stranieri richiedenti asilo, su base esclusivamente volontaria, in attività gratuite di utilità sociale forma invero da tempo una consolidata e collaudata “best practice” di azioni intraprese a livello territoriale su impulso dei Prefetti, nella qualità di Autorità titolari del sistema di governance complessiva del servizio di accoglienza ed assistenza dei cittadini stranieri richiedenti asilo in ambito provinciale.
Nell’intero territorio provinciale, infatti, dall’avvio dell’esperienza di accoglienza, risalente ormai al 2014, non sono mancate iniziative territoriali, sistematicamente promosse dalla Prefettura d’intesa anche con diverse Amministrazioni comunali, per l’impiego dei richiedenti asilo in attività socialmente utili a beneficio delle comunità locali, di volta in volta interessate (cura e manutenzione aree verdi e spazi pubblici, tipologie di attività ludico-ricreative e socializzanti in favore di persone vulnerabili).
Tali iniziative, riconducibili nel quadro di un’azione unitaria e di sistema fortemente perseguita dal Ministero dell’Interno, hanno ricevuto un rinnovato e decisivo impulso con l’entrata in vigore del più recente Decreto Minniti – Orlando (D. l. 17 febbraio 2017, n. 13), che ha espressamente disciplinato sul piano normativo il fenomeno già esistente in via di prassi, istituzionalizzandone tipologia e modalità attuative.
Nella presente occasione, tuttavia, per la prima volta, la Prefettura di Grosseto e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo hanno congiuntamente ideato una inedita formula organizzativa per orientare le possibili attività volontarie di utilità sociale da parte dei richiedenti asilo in accoglienza al conseguimento di una finalità diversa e ulteriore, di particolare e qualificato valore socio-culturale, riconducibile ai compiti e alle competenze istituzionali della Soprintendenza stessa.
A tal fine, a livello territoriale, si è inteso individuare, all’interno del ricco patrimonio archeologico grossetano, il sito etrusco-romano di Roselle, ubicato nel territorio comunale di Grosseto, simbolo identitario forte e riconoscibile della comunità grossetana, quale luogo di svolgimento delle attività di utilità sociale da parte dei richiedenti asilo, che saranno pertanto caratterizzate da qualificati compiti di valorizzazione e cura dei diversi complessi monumentali presenti nel sito (interventi di cura e manutenzione aree, supporto al personale professionale incaricato di interventi di manutenzione, scavo e restauro, collaborazione con il personale preposto per attività di accoglienza, orientamento e informazione ai visitatori del sito).
In considerazione dell’intera localizzazione del sito archeologico di Roselle nel territorio comunale di Grosseto, almeno in via di prima applicazione, il Protocollo d’intesa – la cui bozza ha ricevuto la preventiva autorizzazione e approvazione dei vertici istituzionali dei due Ministeri rispettivamente competenti per materia – sarà sottoscritto con le sole tre società gestrici del servizio di accoglienza nel territorio di Grosseto, con la riserva e contestuale auspicio di una virtuosa estensione ai diversi soggetti gestori operanti in ambito provinciale.
I cittadini stranieri richiedenti asilo destinati, su base volontaria, alle attività predette, prima dell’invio presso il sito di Roselle, riceveranno una formazione ad hoc e lo svolgimento dell’intera iniziativa progettuale sarà costantemente monitorato da una Cabina di regia istituita presso la Prefettura di Grosseto.