FOLLONICA – Come ogni anno torna il festival FolloWme, quest’anno occupando un periodo diverso: quello autunnale.
“Il festival – spiegano gli organizzatori – si pone come un’eccellenza del nostro territorio perché riesce a convogliare sui temi dei margini il suo potente afflato. In una società sempre di più indecisa sulla questione dei più deboli, sempre protratta alla ricerca di conferme e di forze che tendono a escludere o quantomeno a accantonare chi ha meno strumenti per farsi sentire, noi come amministrazione sentiamo il dovere di continuare a sostenere chi si propone attivamente perché queste voci non rimangano escluse.
Lo facciamo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione e in particolare con il mezzo della cultura e dell’arte perché è lì che l’uomo ha dimostrato la sua differenza come specie e perché è lì che risiede la valvola per il cambiamento. Ogni vera rivoluzione ha attinto dai margini per trovare la vera natura della rinascita. È nel confine che si cela il vero essere delle cose. La nostra società sta cambiando radicalmente percorsi e processi e non possiamo più continuare a pensare con gli strumenti che andavano bene 40 anni fa.
Dobbiamo considerare l’epoca che stiamo vivendo come una grande rivoluzione che ci chiama in causa per rivedere il nostro lessico e il nostro modo di affrontare i mutamenti. Così il progetto espositivo in pinacoteca propone due momenti di riflessione: il primo dedicato alla disabilità, grazie al lavoro intimo e forte di Giovanni Cocco; il secondo dedicato al mondo della migrazione e in particolare al viaggio delle donne eritree e alle loro storie personali.
Ma il FolloWme è molto altro: è un circuito di relazioni che ci permette di conoscere e quindi di conseguenza ci aiuta a non temere nulla”.
FolloWme, Festival arte ai margini, quest’anno si apre con un verso di Dino Campana “Le mie rose, le sue rose” che suggerisce una specularità tra io e l’altro nella cui relazione la diversità è una scoperta, una spinta ideativa ed esplorativa sennoché un’apertura verso il mondo.
L’ottava edizione del FolloWme propone un format nuovo, dove prevalgono le esperienze artistiche che determinano delle azioni sociali e la costruzione di network tra associazioni nazionali ed internazionali.
L’inaugurazione, aperta dalla photo editor dell’Espresso Tiziana Faraoni, sarà sabato 16 settembre alle ore 18 alla Pinacoteca Civica con le mostre fotografiche “Monia” di Giovanni Cocco e “Muta il Cielo” di Cinzia Canneri.
Le iniziative del Festival saranno molte e vedranno coinvolte molte associazioni locali come Laav, RealGiallu, MultiversoArte, Olympia De Gouges.
Il Festival chiuderà al teatro Fonderia Leopolda con lo spettacolo “Fragili Istruzioni di volo per il giardino che vorrei” dei Gattopicchi tenuto da Laura Scudella, Elisa Maggi e Simona Racaniello in collaborazione con la Cooperativa Arcobaleno. Lo spettacolo guiderà ad una proiezione del film “Bein you Being me” di Alexandra Kaufmann.