SORANO – Con una lettera al Segretariato regionale toscano del Ministero per i Beni Culturali il sindaco di Sorano Carla Benocci ha chiesto di aprire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati con l’obiettivo di “riportare a Sovana nel Museo di San Mamiliano quella parte del tesoretto monetale che si trova a Firenze presso il Museo Archeologico Nazionale”.
Riportare perché, il tesoretto, composto da 498 monete d’oro appartenenti all’ultimo periodo dell’Impero romano d’Occidente e al primo periodo dell’Impero di Oriente (dal 420 al 550 d.c) fu ritrovato proprio nella ex chiesa di san Mamiliano, poi trasformata in Museo. All’atto del ritrovamento tutte le monete furono portate a Firenze al gabinetto di restauro della Sovrintendenza Archeologica.
Successivamente, dopo un lungo confronto, circa novanta tornarono a Sovana per essere esposte nel Museo di San Mamiliano. Le altre, a quanto risulta, sono al Museo Archeologico nazionale.
“E’ arrivato il momento – ha detto il sindaco, di riportarle tutte dove sono state ritrovate”.