GROSSETO – «Un lavoratore che per rivendicare i propri diritti arriva a gesti estremi come incatenarsi davanti alla propria azienda è un pugno allo stomaco per tutta una comunità». La Filcams Cgil commenta così la protesta di alcuni lavoratori nell’ambito della sicurezza. «Oggi alcune Guardie giurate della Securpol Group hanno manifestato così la propria rabbia e frustrazione per una situazione aziendale e personale drammatica».
La Filcams Cgil «sta seguendo la vertenza dall’inizio, partecipando a tutti gli incontri effettuati con l’azienda prima e con le Istituzioni dopo e, in questa occasione, è solidale e vicina a questi lavoratori che da più di 100 giorni continuano a prendere servizio senza percepire lo stipendio. Il prossimo 8 settembre porterà di nuovo la loro voce all’ennesimo tavolo unitario che si terrà a Roma al Ministero del Lavoro augurandosi che quell’incontro possa finalmente rivelarsi determinante. Se così non fosse sarà, come sempre, accanto ai lavoratori nel continuare a difendere con ogni mezzo la loro dignità ed a chiedere il rispetto dei loro diritti fondamentali».