GROSSETO – Tra qualche giorno, il 10 settembre, saranno tre mesi che i dipendenti della Securpol di Grosseto non ricevono lo stipendio. Una situazione difficile per gli oltre 50 lavoratori che operano sul territorio offrendo servizi di vigilanza. Per questo stamattina alla vigilia dell’incontro che si terrà l’8 settembre a Roma con i rappresentanti dei ministeri del lavoro e dello sviluppo sostenibile, due dipendenti hanno deciso, nel loro giorno di ferie, di manifestare incatenandosi di fronte alla sede dell’azienda al simbolo della Securpol, una pantera nera rampante.
Un gesto forte per smuovere una situazione diventata per tante famiglie insopportabile. «Sono quasi tre mesi che no percepiamo il nostro stipendio – ci spiega Radames Poccetti, uno dei due dipendenti incatenati – tutt’ora continuiamo a venire a lavoro per garantire il servizio e difendere il nostro posto di lavoro. Fino ad oggi nessuno ci ha saputo dare risposte sul nostro futuro e su come poter andare avanti e mantenere le nostre famiglie. Ogni sera veniamo a lavoro e anche per fare questa protesta abbiamo impiegato il nostro giorno di ferie, proprio per non creare disagi ai clienti. Rimarremo incatenati fino a quando qualcuno non ci farà capire qualcosa in più sul nostro futuro. In questi tre mesi ci siamo indebitati con le nostre famiglie e adesso non ce la facciamo più».
Una situazione complicata quella della Securpol, che a livello nazionale conta circa 1500 dipendenti e ha sede a Roma. Da mesi è in amministrazione straordinaria e dopo il mese di maggio ai dipendenti grossetani non è stato più garantito lo stipendio.