GROSSETO – «Stamani terminerà il mio incarico nella società Tiemme Spa. Si chiude per me questa bellissima esperienza, fatta di speranze, di alti e bassi, ma anche di soddisfazioni per gli importanti risultati raggiunti». Marco Simiani saluta così prima di lasciare Tiemme con una lunga lettera che riportiamo di seguito.
«È questa l’occasione per condividere con voi alcune riflessioni e tracciare un bilancio di questi sette anni. Vorrei però prima di tutto ringraziare i componenti del Cda, il direttore generale, i dirigenti, i quadri e i tanti dipendenti ancora in forza e anche quelli che si sono succeduti in questi ultimi anni. Non voglio dimenticare le varie sigle sindacali, che insieme a noi, hanno scommesso e creduto in questa importante realtà aziendale.
Potrà sembrare strano ma, sette anni fa, non sembrava affatto scontata la nascita di Tiemme. Infatti c’erano quattro realtà territoriali che presentavano relazioni industriali diverse tra di loro e con soci, pubblici e privati, che avevano obiettivi differenti. Invece tutte le caselle sono andate al loro posto e siamo riusciti a raggiungere risultati positivi, inizialmente, inaspettati. Innanzitutto abbiamo rispettato le esigenze dei territori, adottando quel profilo di cui si deve caratterizzare un’azienda pubblica. Nonostante i numerosi tagli al Tpl, abbiamo cercato di mantenere gli obiettivi prefissati dai nostri soci pubblici, ma soprattutto abbiamo cercato di soddisfare al meglio le richieste dei nostri clienti, andando anche oltre la nostra mission. Infatti abbiamo organizzato sia nel settore scolastico (scuolabus), che nel settore turistico (noleggi, linee mare, terme ecc), un ventaglio di servizi che ha dato la possibilità ai nostri utenti di sentire un po’ più vicino il nostro territorio. Senza parlare della linee Siena-Grosseto-Orbetello-Fiumicino e Grosseto-Siena-Firenze, che sono state rafforzate, offrendo un ampio numero di corse, in tutto l’arco della giornata.
Inoltre è aumentata anche la qualità del servizio, grazie all’acquisto, anche negli ultimi mesi, di nuovi mezzi dotati di tutti i confort, Wi-Fi compreso. Inizialmente i nostri autobus rappresentavano per noi un vero problema, infatti quando abbiamo costituito la società, la loro età media era alta e l’eterogeneità dei modelli era evidente. Devo però dire che, con grande impegno della struttura interna, abbiamo acquistato, in sette anni, oltre 290 bus, quasi il 40% dei mezzi totali della Tiemme, tutto grazie ad un autofinanziamento di oltre 25 milioni di euro e al contributo pubblico della regione Toscana. Però ciò che deve destare molta soddisfazione sono le performance che la società è riuscita a raggiungere con il mantenimento dei livelli occupazionali (Tiemme sta ancora assumendo autisti a tempo indeterminato) e la chiusura dei suoi bilanci in attivo negli ultimi cinque anni, rispettando così, oltre ogni previsione, il piano industriale votato nel 2010 dai soci. Le aziende madri hanno dovuto fare grandi sacrifici affinché tutto ciò accadesse. L’esigenza però era quella di costruire un’azienda solida che sapesse affrontare le sfide del futuro, avendo come priorità la salvaguardia dei posti di lavoro e la sicurezza del servizio di trasporto pubblico, in un territorio vasto come il nostro, che ricopre il 52% della Regione Toscana.
Molto importante è stato anche il rapporto con le istituzioni, infatti voglio ringraziare tutti i sindaci, i presidenti di Provincia, tutti gli assessori e i consiglieri provinciali e comunali che si sono succeduti in questi anni e i responsabili/dipendenti dei comuni e della Provincia di Grosseto che, nei vari settori, si sono adoperati per riuscire a garantire tutte le esigenze, delle varie realtà locali. Senza di loro non saremmo riusciti ad organizzare un servizio di trasporto così capillare, riuscendo a mantenere tutti quei servizi, utili, per soddisfare la parte più debole della società: studenti, lavoratori e pensionati. Rimane però un’ultima riflessione da fare: quella sul bando della Gara regionale del Tpl. Credo che la scelta che ha adottato la Regione Toscana, di mettere al bando un servizio a lotto unico, di oltre nove anni, con una base d’asta di tre miliardi di euro, sia stato un errore. Perché ha messo a rischio, un servizio essenziale per le comunità della nostra Regione.
Inizialmente l’assessore regionale Riccardo Conti, aveva ipotizzato un progetto valido, che divideva in tre lotti di gara, il servizio. Questa ipotesi avrebbe comunque determinato una pianificazione regionale e sicuramente avrebbe creato meno problemi nelle varie realtà territoriali, mettendo al centro le esigenze dei territori, invece di cercare di intervenire e forzare sui processi industriali delle aziende, ruolo che certo non aspettava all’ente appaltante. Oggi dopo il pronunciamento del consiglio di stato, questa storia non è ancora finita. Forse le questioni e i temi da noi posti , hanno sicuramente un fondo di verità. Abbiamo perso già molti anni e ne perderemo ancora altri, visto che la Corte di giustizia europea ci metterà un po’ di tempo, prima di pronunciare l’ultima parola sull’affidamento del servizio. Certo non è stato semplice impostare un ricorso di questa portata. In quei momenti di difficoltà, però si è rafforzata sempre più in noi, la convinzione che la strada che avevamo deciso di intraprendere era quella giusta, perché sapevamo che avevamo fatto il massimo, che avevamo presentato un ‘offerta corretta e credibile, ma soprattutto (secondo noi a differenza dei francesi), avevamo tutti i requisiti per partecipare al bando, visto il regolamento comunitario in vigore. Spero che nelle prossime settimane la società possa chiudere l’accordo con la Regione Toscana, per contrattualizzare il servizio per i prossimi due anni, provvedimento necessario, prima del pronunciamento della Corte.
Venerdì abbiamo convocato l’ultimo Cda, dove abbiamo approvato i punti all’ordine del giorno, compreso il nuovo studio delle linee urbane del Comune di Grosseto, progetto che sarà presentato nelle prossime settimane agli amministratori della città Capoluogo, per concertarne la fattibilità. Dopo, ci siamo salutati con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro, in questi anni e di aver lasciato, al prossimo Cda, una società che avrà tutte le condizioni giuste per continuare a migliore il proprio andamento .
Voglio augurare al prossimo Consiglio d’ Amministrazione un buon lavoro, in particolare al nuovo consigliere designato da Rama, Guido Delmirani , che rappresenterà, in Tiemme, il nostro territorio.
Gli addii non sono fatti per me e non è nel mio carattere dare enfasi a questa mia esperienza. Però chi mi conosce sa che in ogni incarico che ho svolto, ho sempre cercato, con impegno e dedizione, di fare del mio meglio, cercando soprattutto di rispettare il ruolo affidatomi dalle istituzioni della Provincia di Grosseto, con responsabilità e sobrietà. Era però d’obbligo ringraziare e salutare tutte le persone che hanno fatto parte di questa esperienza positiva e di valorizzare quello che insieme a loro avevamo fatto.
Vi lascio con sentimenti di profondo orgoglio, grazie per avermi fatto l’onore di collaborare con voi tutti e per avere avuto il piacere di rappresentare questa società e questo territorio, in un settore delicato come quello del Trasporto pubblico locale.
Permettetemi infine, di rivolgere un ultimo ringraziamento, ma non per questo meno importante, a tutte quelle persone che, pur non facendo parte direttamente dell’azienda, hanno seguito il lavoro che ho svolto in Tiemme in questi anni, sostenendomi con affetto. I vostri gesti spontanei,di grande solidarietà e la vostra simpatia mi hanno aiutato a superare i momenti difficili.
Esprimo a tutti voi il mio più sincero augurio per un futuro pieno di soddisfazioni.
Carissimi saluti e un grande in bocca al lupo a tutti.