GROSSETO – «Questo territorio ha bisogno urgente di una grande infrastruttura stradale a quattro corsie, moderna, sicura e gratuita. L’accelerazione avuta dalla vicenda “corridoio tirrenico” con il governo che, per la prima volta dopo le previsioni del governo Amato del 2000, inserisce nel Def l’ipotesi dell’adeguamento dell’attuale Aurelia al posto del tracciato autostradale e con il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’Ue a causa della concessione di proroga senza bando a Sat per 18 anni necessita di una presa di posizione chiara di tutte le forze politiche locali». così si legge nella nota di Articolo Mdp.
«Articolo Uno MDP di Grosseto esprime con chiarezza la propria: togliere immediatamente la concessione a Sat, sgombrando il campo dall’ipotesi autostradale, e procedere senza altri indugi alla messa in sicurezza dell’Aurelia per tutto il tratto da Tarquinia a San Pietro a Palazzi. Naturalmente è indispensabile partire dai tratti più pericolosi, come quelli esistenti nel comune di Capalbio, secondo le linee di accordo elaborato in questi giorni tra il Comune stesso e l’Anas. All’interno di Articolo Uno MDP convivono personalità che nel corso degli anni hanno sostenuto soluzioni diverse, a volte antitetiche: c’è chi ha sempre chiesto l’adeguamento dell’attuale Aurelia e chi, come il sottoscritto, si è espresso a favore del tracciato autostradale costiero. Si prende atto adesso che la situazione si è evoluta in modo tale da rendere l’ipotesi autostradale parte di uno scenario antico nel quale non vale più la pena attardarsi. Al di là di ogni sacrosanta considerazione di carattere ambientale e paesaggistico sono le previsioni del flusso di traffico e i livelli di spesa per la sua realizzazione che rendono quello scenario oggettivamente impraticabile. Come, del resto, l’idea della cessione ai privati del bene pubblico Aurelia con la conseguente introduzione di pesantissimi pedaggi è in netta contrapposizione con l’interesse dei cittadini residenti e dei viaggiatori in generale. Va anche detto con forza che, nonostante l’idea con la quale in troppi e per troppo tempo ci siamo baloccati, è ormai chiaro che solo un deciso ritorno alla politica degli investimenti da parte dello Stato può garantire la creazione di quel numero di posti di lavoro stabili dei quali la provincia di Grosseto, come ogni altro territorio ha un bisogno inderogabile».
«Chiediamo quindi alle altre forze politiche locali nulla di più se non lo stesso sforzo di sintesi che abbiamo fatto noi: non è infatti questo il momento di perdersi in desolanti balletti autocelebrativi nei quali in troppi cercano di prendersi meriti che non hanno. Le forze politiche tradizionali di centrodestra e centrosinistra hanno responsabilità oggettive rispetto al ritardo decennale che la realizzazione della struttura ha subìto: se infatti il Partito Democratico non può nascondere dietro alle posizioni più avanzate tenute dai dirigenti e dagli iscritti di Orbetello e Capalbio il fatto di aver sostenuto a vari livelli l’ipotesi autostradale, il sindaco di Orbetello Casamenti non può far finta di dimenticare che il rinnovo senza gara a Sat è stato concesso nel 2009 dal governo Berlusconi il cui ministro delle infrastrutture era l’allora sindaco Matteoli, della cui giunta proprio Casamenti faceva parte. Quindi, al netto delle posizioni tenute negli anni, è indispensabile che le forze politiche del territorio esprimano con chiarezza e senza indecisioni la loro posizione ad oggi. E poi iniziamo a lavorare, che di tempo non ce n’è più».