FOLLONICA – «Sulla ormai nota vicenda della mancanza di acqua nel corso della Gora, che, a nostro avviso, risulta essere tra le cause non solo della morìa dei pesci ma anche dei conseguenti problemi di igiene urbana e di danno ambientale, il sindaco Benini e il vicesindaco, e assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Pecorini hanno fatto affermazioni poco chiare e fuorvianti». Così il Movimento 5 Stelle interviene sulla situazione della Gora per cui dice «Occorre informare la cittadinanza dicendo come stanno veramente le cose».
«Si continua ad imputare l’assenza di acqua alla grande siccità degli ultimi mesi e ai prelievi effettuati lungo il corso della Gora per le irrigazioni – proseguono i 5 Stelle -, ma l’unico vero emungimento che causa l’interruzione totale di afflusso di acqua che alimenta la foce del Petraia è quello presente in Località Cannavota a favore della Nuova Solmine».
«Un prelievo autorizzato nel lontano 1979 con atto ministeriale che concede alla Solmine un prelievo di ben 200 litri al secondo, limite che dubitiamo venga controllato con regolarità – precisano i pentastellati -. Sul sito del prelievo infatti appare e scompare una tavola che interrompe quasi totalmente il deflusso dell’acqua dirottandola nel bacino adiacente o che comunque viene deviata. Nell’atto risultano altre nove concessioni che captano in totale 100 litri di acqua al secondo a fronte dei 200 litri a favore dell’industria la quale gode inoltre di una concessione preferenziale».
«Tanto per rendere un’idea, se tale emungimento fosse destinato all’approvvigionamento ad uso civile, considerato che la Gora è un corso d’acqua alimentato da una sorgente naturale e appurato che, dopo le verifiche di laboratorio la qualità dell’acqua fosse idonea alla potabilizzazione, si potrebbero soddisfare le utenze di circa 85.000 persone! Per rendersi conto ulteriormente di quanta enorme sia la quantità di acqua prelevata, basti pensare che, appena il doppio (400 litri al secondo) attualmente è la captazione di acqua dal lago di Bracciano per dissetare una parte della città di Roma e per la quale si è scatenato un finimondo mediatico. La vicenda assume caratteri di una gravità estrema se si considera che, mentre la captazione del lago di Bracciano serve per uso civile, la captazione di acqua dalla Gora serve per uso industriale».
«Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Follonica ha un obiettivo preciso: arrivare ad un ridimensionamento notevole dell’emungimento a favore della Nuova Solmine con opportuna concessione in attesa che il soggetto privato si adegui tecnologicamente per l’approvvigionamento di acqua in autonomia. Continueremo quindi a presentare richieste di accesso atti, interrogazioni e mozioni nelle sedi di competenza affinché l’acqua della Gora delle Ferriere ritorni ad essere di uso pubblico. Non è concepibile che con lo stato idrico attuale e con il ridimensionamento delle precipitazioni medie degli ultimi anni, si debba permettere lo sfruttamento di un corso di acqua sorgiva al sistema industriale, di cui ancora ufficialmente non conosciamo i dettagli e i canoni della concessione. Contestualmente però, si lascia Follonica, in pieno agosto, quattro giorni senza acqua a causa di ciclici guasti o addirittura si pensa di andar a realizzare nuovi invasi, ovviamente a spese della collettività. Siamo convinti – conclude la nota – che il sindaco Benini non abbia fatto tutto ciò che era in suo potere, intervenendo tardivamente e non in modo incisivo».
E sul tema dei futuri lavori alla Gora interviene anche Marco Stefanini, dell’associazione La Duna, che chiede a tutti i cittadini di partecipare alla commissione consiliare di domani, martedì 29 agosto, relativa al problema della Gora e Petraia.