CAPALBIO – Qual è la distanza tra il nostro wc e il mare? Molto più che breve di quello che si immagina. Il 10% dei rifiuti presenti sulle spiagge italiane proviene, infatti, dagli scarichi dei nostri bagni. Rifiuti buttati nel wc che raggiungono il mare, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti, minacciando la fauna marina. Il 9% di questi rifiuti spiaggiati è costituito da bastoncini per la pulizia delle orecchie che vengono buttati nei Wc. Sulle nostre spiagge c’è di tutto: blister, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per le lenti a contato.
Questa mattina volontari di Legambiente hanno inscenato un flash mob presso la Spiaggia Chiarone di Capalbio (Gr), portando in spiaggia dei WC per simboleggiare la connessione che esiste tra il nostro bagno e le spiagge e i mari che frequentiamo. Un’occasione per sensibilizzare cittadini e turisti per identificare i rifiuti da non buttare mai nel wc o nel lavandino, come i prodotti per l’igiene personale, quali salviette struccanti, cotton fioc, cerotti, oli e grassi da cucina, oggetti in lattice e plastica, vernici e diluenti (leggi qui il vademecum), al fine di non intasare i sistemi fognari e favorire così una corretta depurazione delle acque.
In Toscana, presso la spiaggia Chiarone di Capalbio (Gr), nel mese di maggio Legambiente ha monitorato più di 150 cotton fioc in appena 100 metri di spiaggia. E sulla stessa spiaggia i rifiuti “da wc” rappresentano ben il 27% di tutti i rifiuti trovati. Tutti rifiuti buttati nel WC e che hanno raggiunto mare e spiagge, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti. Prevenire è possibile e anche molto semplice: basterebbe usare il cestino.
Il problema del marine litter sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente. La quasi totalità dei rifiuti, in una percentuale che oscilla tra l’80% e il 90%, è composta da plastica, che persiste nell’ambiente per centinaia di anni e accumula sostanze tossiche. Possiamo e dobbiamo invertire questo trend e per farlo bastano anche piccoli gesti come scegliere prodotti meno inquinanti, prevenire i rifiuti, differenziarli al meglio per riciclarli, ma anche evitare di usare i nostri WC come se fossero cestini della spazzatura. Per far fronte all’invasione di bastoncini bisogna affrontare il problema anche dal punto di vista normativo, mettendo al bando i bastoncini per le orecchie non compostabili, sull’esempio di quanto l’Italia ha fatto con il bando ai sacchetti di plastica e in linea con la messa al bando dei cotton fioc voluta dalla Francia a partire dal 2020”.
Nasce per questo la campagna #NoRifiutinelWC, sviluppata da Legambiente e Ogilvy Change, per stimolare il cambiamento spontaneo e permanente di abitudini in un piccolo gesto quotidiano che, tuttavia, può contribuire ad arginare un problema di portata globale come il marine litter.