MASSA MARITTIMA – Presentato stamani in un affollato Palazzo dell’Abbondanza, il palio che andrà al Terziere vincitore del 119esimo Balestro del Girifalco in programma per domani alle 21,30 in piazza Garibaldi.
Il drappellone è stato dipinto dall’artista romano Simone Piccioni, molto apprezzato e sempre in crescente affermazione nel mondo della pittura figurativa. Insieme a lui, a scoprire il dipinto, c’erano il sindaco Marcello Giuntini e il rettore della Società dei Terzieri Ivo Martellini, oltre a una rappresentanza di musici e figuranti e ai priori delle tre “squadre” in competizione.
La raffigurazione ha colpito il pubblico per la sua forza espressiva potente, ma carica di umanità, per i colori intensi e la sua luce delicata; l’opera riprende il tema dei settecento anni del Grosso Massetano, la moneta coniata a Massa Marittima dal 1317 al 1318 a cui è dedicato il Balestro di agosto. Riproduce la scena della battitura: “un soggetto su cui all’inizio ho riflettuto e che è invece poi emerso in modo naturale – racconta Piccioni- come una figura umana con la barba lunga e un aspetto che richiama la tradizione, il passato..e un gesto semplice che raccoglie in sè la storia della città”.
L’uomo si accinge infatti a battere una moneta su un ciocco di legno appoggiato a terra, con il martello più grande fra i tre rappresentati. “In basso a destra – spiega l’autore – c’è un’incudine cilindrica… avevo pensato di inserire un forziere carico di monete, per sottolineare la ricchezza di Massa Marittima, ma poi ho scelto di rapprsentarne una sola esprimendo il valore simbolico e il piacere della prima volta, di quel primo maggio del 1317, in cui fu battuto il primo Grosso”.
Il sindaco Giuntini e il rettore Martellini sono intervenuti richiamando l’importanza della coniazione delle monete, fatte in rame e argento locali, per Massa Marittima e la cittadinanza. Il Sindaco ha infine ricordato il valore del Balestro nella società massetana, non solo nei giorni in cui si svolge la manifestazione, ma durante tutto l’anno, perché è il frutto del lavoro di persone in grado di mettere da parte sconfitte e vittorie e lavorare per mantenere viva questa tradizione radicata e ancora fertile.
L’evento si è concluso con una grande applauso all’opera dell’artista Simone Poccinio, nato nel 1971 a Roma, dove vive e lavora. L’artista ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in tutta Italia e si sta affermando sempre più come “pittore figurativo”. Le sue opere, in particolare i paesaggi, sono realizzate con un metodo laborioso, raffinato e complesso dove colore e luce si fondono in una espressione di altissima qualità. Suoi dipinti sono presenti in prestigiose collezioni come la raccolta Bulgari e Starwood (foto Giorgio Paggetti).