GROSSETO – «Le reazioni scomposte di alcuni partiti della maggioranza rispetto all’ipotesi che il Comune di Grosseto aderisca allo SPRAR manifestano ancora una volta l’inadeguatezza di questa amministrazione, incapace di affrontare seriamente, e concretamente, le problematiche che interessano il nostro territorio». Lorenzo Mascagni, capogruppo Pd, e Carlo De Martis, cpogruppo della Lista Mascangi tornano a parlare dello Sprar e delle posizioni rispetto all’ipotesi di adesione da parte del Comune di Grosseto, delle varie forze politiche di maggioranza.
«Il fenomeno migratorio è, allo stato, una realtà presente e ineludibile. Esistono competenze e responsabilità nazionali e sovranazionali, ma esistono anche competenze e responsabilità che coinvolgono direttamente l’ambito locale, rispetto alle quali chi governa è chiamato a compiere delle scelte al meglio per la propria comunità, e non può permettersi di attendere che il mondo intorno cambi. Perché i cittadini hanno bisogno di risposte: efficaci, rapide e concrete».
«Lo SPRAR, il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati – alla cui attuazione nel territorio provinciale sta lavorando il COESO unitamente alle Società della Salute Amiata Grossetana e Colline Metallifere – non è certo la soluzione al fenomeno migratorio, ma senza dubbio è un sistema che a livello locale consente di affrontare tale fenomeno con maggiore efficacia, prevedendo programmi di ‘accoglienza integrata’, tra l’altro senza il rischio che i territori subiscano decisioni calate dall’alto, come oggi accade con le frequenti dislocazioni di migranti stabilite unilateralmente dai prefetti».
«Peraltro le reazioni ed il livore con cui gli esponenti locali del centrodestra hanno reagito all’ipotesi di un’adesione allo SPRAR risultano, oltre che desolanti, pure stupefacenti se solo si considera che lo SPRAR è stato istituto dal governo Berlusconi con la celeberrima legge Bossi-Fini, fortemente voluta da Lega Nord e Alleanza Nazionale, oggi Fratelli d’Italia, e non è un caso che a livello locale questa vicenda stia provocando dissidi e malumori tra i partiti che compongono la maggioranza di centrodestra».
«Forse è giunta l’ora che i nostri ‘governanti’ comprendano che la loro azione non può sistematicamente ridursi alle invettive contro il fato avverso, scaricando la palla una volta sulla Regione, una volta sul governo nazionale, un’altra volta sull’Europa (ultimo capitolo di questo refrain è la vicenda del Presidio dei Vigili del Fuoco a Marina). Comincino piuttosto a fare ciò per cui sono stati eletti: offrire alla nostra comunità risposte e, soprattutto, azioni concrete. Questo chiaramente vale anche per il Sindaco Vivarelli Colonna, convitato di pietra in questo dibattito come ormai solito ogni qual volta si devono affrontare tematiche più complesse e divisive, del quale gradiremmo conoscere l’opinione».