GROSSETO – La Coldiretti di Grosseto tramite il proprio legale, l’avvocato Domenico Finamore, bussa alla porta del Presidente Rossi e dell’assessore regionale all’agricoltura Remaschi. Nei giorni scorsi, infatti, Finamore ha fatto recapitare, dopo l’assordante silenzio che ha accompagnato questa vicenda, presso la presidenza della Regione Toscana e nella sede dell’assessorato agricoltura della Regione Toscana, una dettagliata nota siglata dall’avvocato dell’organizzazione agricola maremmana (nella foto: il direttore di Coldiretti Grosseto Andrea Renna e l’avvocato Domenico Finamore).
L’oggetto della richiesta di informazioni è il risarcimento dei danni causati al comparto ovino da predatori anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Nonostante le oltre trenta richieste di risarcimento danni formalmente ricevute in Regione nessuno ha pensato bene di dare risposte. Il mancato riscontro suscita, la registrazione di una grande inerzia, che si traduce in forte disappunto da parte degli allevatori interessati, fortemente penalizzati dalle incursioni dei predatori e dagli ingenti danni subiti dai loro allevamenti, già negli anni dal 2010 al 2013 e per i quali ad oggi non hanno ricevuto alcun risarcimento. Coldiretti Grosseto, nell’interesse dei propri associati ed in particolare di tutti coloro che ebbero formalmente a richiedere il risarcimento dei danni subiti a seguito delle predazioni di fauna selvatica, ed in particolare di lupi, ha inteso sollecitare, tramite l’avvocato Finamore, apprezzato e noto professionista di Grosseto, un formale riscontro a tali richieste, al fine innanzitutto, di evitare l’insorgere, a breve, di numerosi contenziosi nei confronti della Regione Toscana.
“L’obiettivo principale della Coldiretti di Grosseto – ricorda il presidente Marco Bruni – è quello di tutelare, far valere e vedere finalmente riconosciute le legittime aspettative dei nostri soci che nel corso degli anni hanno subito ingenti danni ai propri allevamenti. Nel caso di perdurante silenzio ed inerzia da parte della Regione Toscana Coldiretti non potrà restare ferma ed immobile e si riserva di valutare ed intraprendere ogni ulteriore iniziativa a tutela dei propri associati”. Al fine, quindi, di evitare l’insorgere di possibili contenziosi, che peraltro, comporterebbero ingenti spese, l’avvocato Finamore attende un riscontro che in via Roccastrada, sede provinciale di Coldiretti, auspicano positivo in merito. Finamore, su incarico della Coldiretti di Grosseto, facendo espresso riferimento alle richieste di risarcimento danni inviate direttamente dai soci della organizzazione, all’ufficio di presidenza, a fine dicembre 2015, e sulle quali, successivamente, a più riprese, sono state chieste notizie anche presso l’assessorato agricoltura regionale, ha chiesto riscontri. “Crediamo opportuno che su questa questione possano arrivare quantomeno delle risposte – sottolinea il direttore provinciale Andrea Renna. Sulla questione predatori (anche in questi giorni i nostri allevatori hanno segnalato attacchi con perdite di capi, l’ultimo, nel comune di Roccalbegna in pieno giorno, in località Bertona) riconosciamo all’assessore Remaschi – aggiunge Renna – la determinazione nel voler dare seguito all’avvio delle procedure per un piano lupo regionale e, inoltre, per aver richiesto di eliminare, come richiesto da Coldiretti, il regolamento de minimiis per questo tipo di contributo ma, allo stesso, tempo, attendiamo ora, in tempi davvero rapidi, una concreta risposta per gli allevatori interessati da questa problematica oltre che per riavviare il lavoro della prevenzione e cattura degli ibridi. L’avvocato Finamore nella propria dettagliata nota, ricorda le richieste di ben 31 soci iscritti alla Coldiretti di Grosseto, che avevano invitato e diffidato la Regione Toscana a voler provvedere al risarcimento dei danni, tutti peraltro documentati e periziati, subiti ai propri allevamenti ovini, negli anni 2010-2013, a causa delle incursioni di predatori presenti nella nostra Regione. “Abbiamo messo a disposizione un perito gratuitamente – ricorda il presidente Marco Bruni – per tutti gli interessati, seguito le fasi relative alla presentazione delle domande ma ora vogliamo risposte. Mentre altri si cimentano in percorsi legati ad attività sterili e spesso demagogiche noi, pur rispettando tutti, restiamo dell’idea di seguire con coerenza e responsabilità quanto stabilito con i nostri soci. E’ bene ricordare che le richieste di risarcimento trovavano il loro fondamento nella pacifica riconducibilità dei danni denunciati alla responsabilità dell’ente regionale quale titolare e proprietario della fauna selvatica presente nel territorio. Tale responsabilità, come ricordato dall’avvocato Finamore, risulta peraltro direttamente assunta e riconosciuta dalla Regione Toscana, che ha provveduto, per le annualità successive al 2014, a disporre, con propri provvedimenti, un risarcimento per gli allevatori danneggiati dai predatori presenti nella zona ed in particolare dai lupi. Proprio in virtù di tutto quanto ciò molti soci della Coldiretti di Grosseto, ebbero a richiedere il risarcimento per i danni subiti negli anni non coperti dalle disposizioni emanate successivamente all’anno 2013, essendo evidente l’identicità delle posizioni e la ratio ispiratrice delle disposizioni emanate a tutela degli allevatori toscani colpiti dalle predazioni. “Ora però – sottolineano Renna e Bruni – attendiamo le risposte, che siamo certi arriveranno dal Presidente della Regione Toscana Rossi e dall’assessore regionale Remaschi, sempre sensibili alle problematiche del settore primario, per i nostri allevatori interessati dal problema. Gli allevamenti della Maremma devono essere tutelati e con loro gli allevatori che costituiscono le vere sentinelle dell’ambiente e del territorio e che garantiscono prodotti sani e di certa provenienza dando numeri significativi alla voce occupazione e muovendo un indotto davvero considerevole”.