GROSSETO – «La vera prevenzione non si limita solo ad un maggiore dispiegamento di forze militari a pattugliare il nostro territorio. Ben vengano queste azioni, ma in un quadro più complessivo». Affermano i consiglieri comunali del M5S Daniela Lembo, Francesca Amore, Antonella Pisani, Gianluigi Perruzza.
«Di sicura efficacia sono le azioni volte a contenere i danni del fuoco sul nascere. Per ogni ettaro di vegetazione che brucia vengono infatti impegnate grandi risorse economiche per spegnerlo, col rischio peraltro di eliminare o danneggiare la biodiversità presente. Sono 400 le specie animali stimate per ogni ettaro di bosco, tra mammiferi, uccelli e rettili, senza contare il patrimonio vegetale. A livello economico, per ogni ettaro che brucia la Coldiretti parla di un costo per la collettività di 10.000 euro, considerando il costo di 8.000 Euro ad ora per ogni elicottero e 16.000 Euro ad ora per ogni Canadair. Ci chiediamo quanti soldi pubblici sono stati spesi ad oggi per gestire gli incendi del 2017 relativi al nostro territorio».
«Il primo luglio scorso nell’incendio di Castiglione della Pescaia in località Staffo sono bruciati, ad esempio, circa 155 ettari (oggi in fase di bonifica e controllo); basta fare una semplice moltiplicazione per comprendere quanto sia costato alla collettività spegnere questo incendio. A fronte di un fuoco che brucia per 6 ore, si sa che se i Vigili del Fuoco intervengono entro 30 minuti è possibile contenere considerevolmente le dimensioni dell’incendio. Quindi la tempestività è fondamentale. Noi stiamo gestendo delle emergenze, non stiamo lavorando in regime di prevenzione! Perché allora non investire risorse economiche (comunque spese o da spendere) per assicurare il tempestivo spegnimento?».
«La tecnologia corrente ci dà la possibilità di agire immediatamente e limitare i danni: esiste un sistema che sfrutta una rete di sensori di temperatura, integrati a dispositivi intelligenti. Ovvio che occorre, per prima cosa, la volontà di farlo a tutti i livelli istituzionali, mettendo al primo posto l’interesse della comunità – prosegue il Movimento 5 Stelle -. Confidiamo nella promessa del primo cittadino di attivare a settembre, seppure con più di un anno di ritardo, il “Tavolo Permanente di Amministrazione e di Governo della Pineta” con le associazioni ambientaliste, che la passata amministrazione aveva istituito alla fine della campagna elettorale. Questo sarebbe stato sicuramente, se attivato un anno fa, un altro strumento efficace di prevenzione!».
«Da parte nostra abbiamo inoltre proposto alla Presidenza del Consiglio di farsi promotrice di un convegno di silvicoltura per affrontare in modo scientifico con relatori autorevoli le tematiche emerse anche ieri mattina in Consiglio comunale, durante il quale sono arrivate tante informazioni utili da parte di tecnici, professionisti, accademici e volontari provenienti della società civile. Speriamo che il sindaco, la Giunta e tutti i consiglieri comunali di Grosseto prendano in seria considerazione tali proposte. A differenza del Consigliere Regionale Marras, che alla proposta altrettanto costruttiva e scientificamente documentata di un cittadino del Movimento 5 Stelle, ha risposto mostrando tutta la propria ignoranza, tentando di ridicolizzarlo e tacciandolo di essersi informato su Wikipedia. Noi continueremo a fare il nostro dovere per il bene dei cittadini e del nostro territorio». Conclude la nota del M5S.