PAGANICO – Ormai sono rimasti solo gli scheletri ad animare il bosco di Pietratonda, a Paganico. Le fiamme hanno distrutto tutto e gli incendi dei giorni scorsi ha lasciato dietro di sé morte e distruzione. Scheletri protagonisti di una paesaggio spettrale, inanimato e non più verde e vivo come siamo abituati a vedere in Maremma.
Ecco cosa succede quando la violenza del fuoco distrugge le nostre risorse: rimane un deserto di niente. Ci vorranno molti anni per rivedere il bosco di Pietratonda così come era prima del rogo che lo ha distrutto. Per questo bisogna evitare comportamenti sbagliati come gettare a terra sigarette o sigari ancora accesi o accendere fuochi per falò o barbecue in campagna e al mare.
Ma non basta. Tutti insieme per difendere il nostro patrimonio verde, dalle pinete della costa i boschi di macchia mediterranea dell’interno, ai faggi e alle conifere dell’Amiata, dobbiamo vigilare e stare attenti a qualsiasi sospetto. Se avvistate fumo o qualche comportamento strano chiamate subito i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
A vigili del fuoco e ai volontari delle associazioni del servizio antincendio boschivo dobbiamo dire una grande grazie perché è proprio per il loro impegno che anche quest’anno, nonostante la stagione funesta degli incendi, siamo riusciti a difendere la nostra terra dalle fiamme.