FOLLONICA – “Nonostante gli interventi di ripulitura, i miasmi insopportabili della foce della Gora continuano. C’era da aspettarselo: in piena stagione estiva, interventi più decisi e corposi (comunque tampone) sono improponibili (ad esempio, il dragaggio proprio al limite tra foce e mare). Ribadiamo che occorre impostare una strategia che non si affidi agli eventi stagionali ed affronti tutti gli aspetti del problema”.
Ettore Chirici, capogruppo Gente di Follonica, torna sull’annosa questione. “Diverso è il ragionamento sulla portata della Gora – insiste Chirici – Avevamo già sollevato il problema dell’acqua che “scompare” a seguito dei vari usi, soprattutto quelli industriali. Riportare acqua: questo sì ridurrebbe con efficacia i miasmi.
Anche in questo caso, ci sono azioni da fare (Regione, Provincia, le principali industrie) per avere un nuovo criterio di impiego delle acque e per definire nuovi metodi di attingimento, uso e recupero delle acque. Eppure qualcosa si può fare immediatamente. A suo tempo (2007, 2008), l’allora Sindaco Saragosa ottenne dagli impianti del Casone, in primis Nuova Somine, di ridurre drasticamente l’impiego dell’acqua della Gora per mantenere una pur minima portata. Tutto accadde per via “amichevole”, senza bisogno di atti amministrativi.
Nei giorni scorsi, sembra, invece, che ad analoga sollecitazione del Comune, l’industria abbia risposto picche. Credo sia opportuno, allora, ricorrere allo strumento dell’ordinanza del Sindaco per evidenti condizioni di precarietà ambientale (il Sindaco è pur sempre colui che deve tutelare la salute pubblica). La vasca di raccolta dell’acqua della Gora, da cui attinge Nuova Solmine, è proprio nel Comune di Follonica.
Forse, oltre all’acqua, otterremmo così anche lo scopo di aprire davvero la discussione e l’approfondimento di soluzioni stabilmente diverse rispetto al sistema attuale di impiego delle acque”.