MANCIANO – Il capogruppo Pd in consiglio regionale Leonardo Marras ha scritto una lettera aperta al sindaco di Manciano Mirco Morini per salvare il festival “A veglia”. Un appello che il consigliere regionale ha voluto indirizzare al neo primo cittadino di Manciano per convincerlo a non “rimuovere” il programma culturale curato da Elena Guerrini.
Ecco la lettera aperta:
«Perché. La Città Visibile a Grosseto era una manifestazione culturale di successo. Anche le panchine di porta Corsica avevano un successo di utenti. Il nuovo sindaco di Grosseto ha abolito entrambi, il sapere e il sedere, anche se graditi ai cittadini, dovevano scomparire. Un segno dei nuovi tempi. A Manciano, più recentemente, in Comune hanno pensato bene di seguire l’esempio autorevole del capoluogo e di abolire quella che era un’espressione innovativa e moderna di teatro rappresentata da Elena Guerrini. Elena è un’artista, originale e creativa, unica e importante per Manciano e la Maremma. Il suo teatro “A Veglia, a teatro col baratto” insieme a “Orti insorti” e alle tante idee realizzate sono un patrimonio. La nuova amministrazione di Manciano ha abolito Elena. La rimozione è un metodo che adottano le dittature, poteri deboli che desiderano apparire forti. In entrambi i casi la rimozione corrisponde alla negazione. Si comincia, non a caso, con la cultura per poi passare ad altro. Un metodo che corrisponde a una visione, quella di creare un vuoto laddove c’erano persone vive che si divertivano, ascoltavano e riflettevano o semplicemente sedevano in una panchina per discorrere. Formare coscienze critiche è utile, non è affatto pericoloso».
«In realtà a Manciano, voglio sperare, sarebbero sempre in tempo: non sono passati nemmeno due mesi dall’insediamento della nuova giunta e ancora non si sono sentite voci, proposte o posizioni. Il sindaco si è espresso una sola volta finora, probabilmente sta ancora studiando, sebbene non sia un novizio avendo svolto nel passato il ruolo di vicesindaco del Comune, ha parlato invece un suo luogotenente usando motivazioni puerili e risibili per negare la rassegna di Elena».
«Dunque, se lei sindaco ha, come spero, un po’ di voce è bene che la usi chiaramente e ci ripensi».