SORANO – I consorzi di bonifica sono stati riorganizzati in Toscana meno di cinque anni fa. Mentre iniziano a dare alcuni risultati positivi, come nel caso del Consorzio 6 grossetano, anche se c’è ancora molto da lavorare, il consiglio regionale ha stabilito che vanno “superati”.
«Invece di impegnarsi perché operino al meglio – commenta Pierandrea Vanni, vicesindaco di Sorano e membro del direttivo Anci -, si è deciso di rimetterli in discussione in nome della istituzionale nella quale la Regione Toscana si distingue (vedi Unioni dei Comuni, Ato rifiuti e Province, lasciando da parte la sanità). L’impressione, con il dovuto rispetto per il consiglio regionale, è che si sia superato il buon senso».
«Il “superamento”, qualcuno voleva l’abolizione immediata, sarebbe frutto in buona misura delle proteste create a Firenze dall’arrivo per la prima volta dei bollettini della tassa di bonifica. Ma i cittadini,per esempio del grossetano come di altre province che la pagano da anni ? Per loro non c’è stata nessuna mobilitazione e poche o punte proteste».