FIRENZE – “In questi giorni, in aula e in commissione, abbiamo discusso e approvato un pacchetto di misure importanti con l’obiettivo di dare un quadro di certezze operative al mondo venatorio e agli Ambiti Territoriali di Caccia”, spiega Gianni Anselmi, presidente commissione Sviluppo economico e rurale.
Si tratta della modifica delle leggi regionali in materia di gestione faunistico venatoria (3/1994) e di governo del territorio (65/2014) approvata dall’aula del Consiglio regionale nella seduta di martedì 25; della designazione dei nominativi per i comitati di gestione degli Atc deliberati questa mattina dalla Seconda commissione e del parere sul nuovo regolamento di attuazione della legge 3 che sarà discusso, sempre in commissione, nella seduta di domani.
“Un passaggio decisamente importante frutto prima di tutto del lavoro di ascolto sui territori – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana – del quale io stesso mi sono fatto interprete proponendo alcuni emendamenti a completamento della Proposta di legge. Sono diverse le novità rilevanti che abbiamo introdotto, ma voglio evidenziare con soddisfazione l’inasprimento delle infrazioni in materia di caccia alla beccaccia: un passaggio che è il risultato di una proposta nata proprio a Grosseto, dall’associazione Progetto migratoria che da anni si batte per migliorare l’approccio della caccia alle specie migratorie. Presto, inoltre, sarà approvato il regolamento unico di gestione, che sostituirà i 91 che fino ad oggi disciplinavano l’attività venatoria in Toscana, particolarmente importante per la Maremma perché conterrà rilevanti novità gestionali per le zone umide. Il nostro obiettivo era quello di adeguare la normativa alle rinnovate esigenze del mondo venatorio offrendo un complesso di regole chiaro e attuale, credo che si possa dire di averlo raggiunto grazie all’impegno condiviso di tutti”.
“La realizzazione di manufatti per attività venatorie e l’inserimento delle infrazioni in materia di caccia alla beccaccia sono le novità principali che introduciamo con la modifica legge 3 – spiega Anselmi –. Abbiamo cercato di rispondere alle necessità espresse dai territori individuando soluzioni che facilitano la gestione venatoria restando in linea con le prescrizioni delle norme per il governo del territorio. Per quanto riguarda gli Atc, deliberando adesso i componenti dei comitati di gestione ne assicuriamo la completa funzionalità nei tempi utili per dare avvio alla stagione venatoria”.
Le modifiche alla legge 3/1994 riguardano, in sintesi:
le attività dell’Osservatorio per la fauna e l’attività venatoria che, per consentire un più ampio supporto scientifico, potrà avvalersi oltre che del Cirsemaf anche di altri soggetti; l’indice di densità venatoria che viene corretto per eliminare il riferimento ai sottoambiti, ormai superato dal riordino degli Atc; la denominazione di alcuni Atc, che cambia per riutilizzare la tabellazione già esistente sul territorio e raggiungere così un risparmio della spesa (sono comunque fatte salve le iscrizioni agli ambiti per la stagione venatoria in corso 2017-2018); viene inoltre corretto un mero errore materiale per specificare che anche i cacciatori abilitati alla caccia al cinghiale in braccata e girata sono iscritti nell’apposito registro regionale; in tema di manufatti per attività venatorie, è consentita la loro realizzazione, nell’esercizio delle attività, purché nel rispetto della legge 65/2014; in materia di concessione della qualifica di guardia venatoria volontaria, la legge si conforma alla normativa statale vigente e per rispettare la legge regionale 1/2009, è previsto che l’esame sia svolto davanti ad una commissione nominata dal direttore della competente direzione della Giunta regionale anziché dal presidente dell’Esecutivo; in tema di sanzioni amministrative, il testo ne introduce una specifica per le infrazioni in materia di caccia alla beccaccia, in particolare, si prevede una sanzione per ogni capo abbattuto al di fuori dei periodi, degli orari e delle modalità espressamente indicate nel calendario venatorio e nel regolamento regionale, in materia di sanzioni principali non pecuniarie, e sempre per la caccia alla beccaccia, chi commette infrazioni è sanzionato con la sospensione di un anno del tesserino venatorio.
Questi i nominativi designati per i comitati di gestione degli Ambiti territoriali di caccia della Toscana:
Grosseto nord: Andrea Pecorini, Massimo Biagini
Grosseto sud: Roberto Zamperini, Stefano Covitto
Arezzo-Valdarno-Valdichiana-Casentino: Massimo Magnanini, Sauro Bartolini
Valtiberina: Massimiliano Vinci, Claudio Maggini
Siena nord: Marcello Bonechi, Fabio Papini
Siena sud: Marco Vannuccini, Lorenzo Vestri
Firenze nord-Prato: Federico Ignesti, Andrea Bartoletti
Firenze sud: Alessio Spinelli, Federico Pavese
Livorno: Miriano Corsini, Lorenzo Gasperini
Arcipelago toscano: Alessandro Mazzei, Adalberto Bertucci
Pistoia: Massimo Damiani, Patrizia Manchia
Lucca: Bellermindo Alberigi, Gianpaolo Bramanti
Massa: Claudio Giuliotti, Andrea Cella
Pisa ovest: Alessandro Ferri, Fernando Profeti
Pisa est: Giacomo Gozzini, Carlo Corsi