GROSSETO – L’Istituto Superiore “Leopoldo II di Lorena” ha il suo primo laureato, si tratta di Gabriele Simone, un diplomato della scuola – Istituto Tecnico Agrario – che per un anno ha portato avanti le sperimentazioni della propria tesi magistrale presso il Centro Ricerche CRISBA dell’Istituto, conseguendo ieri la laurea in Biotecnologie Agrarie presso l’Università della Tuscia (Viterbo), con votazione 110 e lode.
La presenza nell’Istituto grossetano di un Centro di Ricerche come il CRISBA, realtà affermata nella sperimentazione scientifica applicata del settore agro-ambientale, ha consentito a Gabriele di tornare al Leopoldo di Lorena per condurre le ricerche della propria tesi, inerenti la valutazione dell’efficacia di un estratto naturale (tannini da castagno) nel contenimento di funghi patogeni delle colture agrarie.
Le ricerche, che rientrano in un Progetto Integrato di Filiera (PIF n.32/2015 – Sottomisura 16.2 – Progetto PAN), hanno riguardato infatti la valorizzazione di un estratto da foglie di castagno, ottenuto dall’Azienda Gruppo Mauro Saviola (SI), come strumento eco-compatibile per l’agricoltura. La tesi discussa da Gabriele ha avuto come Relatore la Prof.ssa Roberta Bernini del Dipartimento DAFNE dell’Università della Tuscia e come Correlatori la professoressa Annalisa Romani dell’Università di Firenze e Lorenzo Moncini, ricercatore del Leopoldo di Lorena presso il CRISBA. E’ grande la soddisfazione del dirigente scolastico Alfonso De Pietro che sottolinea come Gabriele sia il primo a svolgere una tesi sperimentale nel Centro Ricerche dell’Istituto, nel quale a sua volta lavora come ricercatore un altro ex-allievo della scuola.
Un risultato questo che conferma come l’Istituto Leopoldo di Lorena sia all’avanguardia per i suoi laboratori e per la formazione tecnico-scientifica che propone ai suoi allievi, con i quali è capace di creare un legame che va ben oltre il diploma. La presenza di un Centro Ricerche interno, le numerose collaborazioni con le Università, un’azienda agraria eccellente e percorsi didattici in cui gli alunni collaborano con laureandi universitari, fanno crescere il Leopoldo di Lorena nella formazione e nell’innovazione scientifica del territorio, e sarà lecito aspettarsi altre soddisfazioni come quella di ieri.