GROSSETO – «Con le tasse da noi pagate vengono rimborsati i danni, vengono dati contributi per le semine, vengono comprati i materiali per fare prevenzione, viene introdotta selvaggina. Ci viene chiesto di fornire campioni biologici, di fare censimenti, di andare a vigilare e difendere le culture degli agricoltori, siamo i soli che limitiamo il numero degli ungulati e nonostante tutto questo, cosa riceviamo in cambio? Una legge “obiettivo” che ci ha messo gli uni contro gli altri come mai prima d’ora, dobbiamo assistere allo scempio autorizzato di veder uccidere delle madri per far poi morire di stenti i cuccioli, senza che nessuno decida per un fermo biologico. Riceviamo critiche e accuse a non finire dal mondo agricolo, che inoltre vorrebbe snaturare il nostro modo di andare a caccia al cinghiale in braccata, di ieri la richiesta di Coldiretti di togliere le zone assegnate e andare a rotazione». Così si legge nalla nota firmata dal consiglio direttivo di Libera Caccia.
«Per ritardi burocratici, dovuti alla Regione, le ATC non hanno potuto fare le aste per comprare la quantità di fagiani e lepri che normalmente ogni anno venivano immessi sul territorio. Il risultato sarà una pressione venatoria quasi totale su quegli animali selvatici esistenti, andando cosi ad intaccare ciò che fino ad ora era stato costruito con un’accorta gestione faunistica».
«Non siamo ne polli da spennare ne pecore da guidare, non abusate della nostra pazienza dovuta alla nostra passione, non prendeteci come capro espiatorio per le difficoltà del mondo agricolo, difficoltà dovute anche a mancanze sindacali, a cui fa comodo, per discolparsi, gettare la colpa sui cacciatori. Qui noi ci rivolgiamo alla Coldiretti. E’ vero noi abbiamo bisogno del mondo agricolo per avere dei terreni idonei dove andare a caccia, ma voi avete bisogno del nostro aiuto che vi viene concesso gratuitamente. Dato che il porto d’armi a noi nessuno ce lo paga, attenzione che in un prossimo futuro non toccherà a voi stipendiarci per togliere, ad esempio, i quasi 100.000 cinghiali all’anno, o in alternativa prendete tutti voi il porto d’armi per difendere le vostre colture da soli».