GROSSETO – “Ringraziamo il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Toscano Dop, Carlo Santarelli, e Lorenzo Fazzi, presidente dell’Associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata Igp, per aver voluto pubblicamente evidenziare la propria contrarietà al trattato del Ceta”. Così Marco Bruni ed Andrea Renna, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Grosseto, che nei giorni scorsi hanno incontrato Fazzi e Santarelli. “Fare questa battaglia, con a fianco chi tutela i prodotti tipici e certificati della nostra provincia e della nostra regione, è un onore – hanno detto Renna e Bruni – del resto la Maremma vanta eccellenze straordinarie che sono invidiate e non meritano di essere messe a rischio in un momento già critico per l’economia agricola. Chi meglio dei Consorzi di tutela può comprendere il rischio che porta con sé il Ceta?”.
“Non era mai stato così evidente che un trattato potesse aprire le porte ai prodotti imitati e realizzati con metodologie produttive vietate in Europa – conclude Renna – La battaglia continua e non mancheremo di creare altre occasioni per denunciare quello che sta accadendo.
Non possiamo non prendere posizione contro la decisone della commissione Affari Esteri al Senato che ha approvato il disegno di legge per la ratifica del Trattato di libero scambio Ue-Canada, il Ceta, (Comprehensive Economic and Trade Agreement) ha tra l’altro dichiarato Fazzi che ha concluso la propria dichiarazione precisando che il danno che interessa maggiormente da vicino le produzioni agricole, è che tale accordo supera anche le normative nazionale ed europee a tutela dei prodotti agricoli ed agroalimentari, colpendo in modo particolarmente duro quelli Dop e Igp ottenuti dopo lunghi iter burocratici e che danno la possibilità ad un prodotto ed un territorio di distinguersi.
Santarelli, nella propria contrarietà resa nota attraverso i media , oltre a manifestare forti perplessità circa l’accordo, ha evidenziato l’alto rischio imitazioni delle produzioni caratteristiche come quella del pecorino toscano, scongiurando l’approvazione del trattato e garantendo altresì il massimo impegno del Consorzio tutela del Pecorino Toscano DOP, che ha sede a Grosseto, a rafforzare il controllo contro frodi e falsificazioni per garantire ai consumatori, anche in Canada, la qualità e l’unicità del proprio formaggio”.