GROSSETO – «C’è un disegno, una volontà organizzata di dolo. Si vuole colpire la Maremma, troppe coincidenze, troppo strano». È questo il pensiero del sindaco di Grosseto e presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna che oggi ha espresso le sue preoccupazioni e il suo punto di vista durante il vertice in questura al quale hanno partecipato anche i giornalisti.
Una riunione con il prefetto Cinzia Torraco, il questore Domenico Ponziani, i rappresentanti delle forze dell’ordine, del sistema antincendio della Toscana, il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori e in videoconferenza dalla sala operativa di Firenze anche l’assessore Federica Fratoni.
La richiesta: l’Esercito a presidio – Dopo giorni di emergenza incendi che ha colpito dall’inizio di luglio in particolare Castiglione della Pescaia e ieri Capalbio e Marina di Grosseto i sindaci, in accordo con la prefettura, richiederanno in modo ufficiale l’impiego dell’Esercito. I militari dovrebbero così ad andare ad integrare la presenza sul territorio per garantire più presidi e più sicurezza. Non sarà un processo però così veloce, ci vorrà del tempo per ottenere dai ministeri una risposta che sia positiva o meno.
Intanto, come confermato anche dall’assessore regionale Fratoni, in queste ore si sta facendo la conta dei danni. «Si sta procedendo con i report per stimare i danni subiti sia dai privati sia in termini di patrimonio boschivo che è andato distrutto». E l’assessore Fratoni si è resa disponibile su richiesta del sindaco di Grosseto a ragionare sulla possibilità di istituire un presidio fisso dei vigili del fuoco a Marina di Grosseto. Questo garantirebbe un intervento in tempi ridottissimi.
Le indagini. Sul fronte delle indagini sono a lavoro i carabinieri del comando provinciale di Grosseto. C’è massimo riserbo in questo momento e non trapela niente dagli uomini del’Arma che stanno indagando sia sugli incendi di Castiglione che su quello di ieri. Rispetto a quello di ieri intanto non sarebbero stati ritrovati inneschi. L’idea del sindaco è quella di un disegno criminale che ha preso di mira il nostro territorio. Qualcosa di organizzato che agisce in modo determinato. Le indagini però non escludono nessuna ipotesi nemmeno quella dei comportamenti sbagliati di chi getta in pineta qualcosa di infiammabile per negligenza.
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