SANTA FIORA – Due antiche cultivar dell’Amiata protagoniste di percorsi di valorizzazione: la cipolla della Selva, nel comune di Santa Fiora e la patata delle Macchie nel Comune di Arcidosso. E’ alto l’interesse che si sta creando attorno a questi due alimenti che in passato erano la base alimentare della montagna, insieme alla castagna. Nel corso del convegno che si terrà a Santa Fiora mercoledì 19 luglio, alle 10, nella sala del Popolo del Comune, interverranno i principali promotori di questi percorsi di valorizzazione, pensati anche per creare nuove opportunità economiche e di sviluppo per le comunità locali, facendo leva sul legame tra alimento e territorio.
Il programma prevede l’apertura dei lavori con il saluto del sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi e del sindaco di Arcidosso e presidente dell’Unione Comuni MontaniAmiata Grossetana, Iacopo Marini. Seguirà l’intervento di Lorenzo Fazzi, presidente di Genomamiata. Coordina: Giovanni Alessandri, studio Agricis.
Uno sguardo sul passato: intervengono Cristina Pastorelli dell’associazione Monte Labro, Alberto Balocchi, associazione culturale La Selva, e Ilvo Santoni, storico locale. A seguire alcuni spunti di riflessione sul presente e sulle opportunità future legate alla valorizzazione delle antiche produzioni, con Claudio Cantini, CNR-IVALSA Consiglio nazionale delle Ricerche; Marco Romi dell’Università di Siena –DSV e Patrizia Salusti di CNR Ivalsa.
Infine Aurelio Visconti, dell’associazione culturale pera picciola porterà una testimonianza di altri prodotti, storie ed esperienze. Le conclusioni saranno a cura di Claudio Del Re, direttore di Terre regionali toscane e Fabio Fabbri, dirigente della Regione Toscana.