GROSSETO – “Il servizio di emergenza in provincia di Grosseto, oggi accorpata e delocalizzata a Siena, continua a destare forti preoccupazioni. La distanza dalla nostra città della nuova attività di gestione delle urgenze è una realtà innegabile così come l’estensione su un territorio molto più vasto la cui conoscenza minuziosa da parte degli operatori che gestiscono l’emergenza è spesso di drammatica rilevanza per interventi efficaci, in cui la differenza di alcuni minuti può risultare determinante. A queste difficoltà si sommano, poi, la mancanza di personale e di mezzi, la differenza nel gestire il servizio tra la nostra città e Siena, come ad esempio l’ottimo lavoro di triage che veniva fatto a Grosseto, e che Siena rifiuta”. Lo dichiara Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto.
“In un quadro già così preoccupante, il direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Uoc Centrale Operativa 118 propone ai direttori d’Area un piano di riordino dell’emergenza sanitaria territoriale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est che prevede una razionalizzazione del personale medico in ambito dipartimentale consistente in un aumento del personale infermieristico a scapito di quello medico, in ottemperanza ad una deliberazione della Regione Toscana che incoraggia l’utilizzo dell’automedica e delle ambulanze di primo soccorso Blsd, senza medici a bordo.
In particolare, per l’Area Provinciale Grossetana si prevede, per il gennaio 2018, l’assunzione di 20 infermieri e la riduzione di 10 medici. L’ovvio risultato di questa manovra è che sul territorio saranno inviate sempre più unità composte solo da personale non medico, di fatto caricate di responsabilità di competenza medica. Al solito saranno i cittadini a subirne le conseguenze, con un servizio meno adeguato, in nome del risparmio sulla sanità.
Che Grosseto sia la cenerentola dell’area vasta Sud-Est è evidente, ed è la conseguenza di una politica regionale volta a depauperare il territorio grossetano delle risorse sanitarie a favore di altre province. Lascia perplessi, semmai, l’intervento del consigliere regionale Marras, che, a riforma fatta, si accorge solo adesso delle criticità indotte e rimpiange il vecchio 118 di Grosseto”.