GROSSETO – “Reti di impresa: prospettive e opportunità” è il titolo del convegno promosso da Cna Grosseto, in collaborazione con gli ordini professionali degli avvocati e dei dottori commercialisti e il Banco Bpm, e che si è tenuto ieri pomeriggio, mercoledì 28 giugno, nella sede dell’associazione, in via Birmania.
“L’incontro – ha sottolineato il direttore di Cna, Anna Rita Bramerini – è stata un’occasione per capire, con il contributo di esperti, quali sono le caratteristiche delle reti di impresa e le opportunità che queste possono dare alle aziende, soprattutto in un periodo di crisi, dove unire le forze può portare indubbi vantaggi”. Le reti di impresa sono, infatti, uno strumento utile per mettere in comune attività, esperienza e risorse, migliorare il funzionamento aziendale, rafforzare la competitività, internazionalizzarsi.
Le reti di impresa consentono, quindi, anche alle micro e piccole e medie imprese di avere opportunità di lavoro nuove. Dai dati presentati è emerso che in Italia, il 95% delle imprese ha meno di 10 addetti, il 3% meno di 20 addetti e l’1,2% meno di 50. “E’ chiaro quindi – commenta Bramerini – che la possibilità di fare rete dà a questi soggetti nuove capacità di stare sul mercato”. Fondamentale però, capire lo scopo della rete e calibrare il contratto sulla base dell’interesse preciso: solo in questo modo, infatti, si può collaborare ed evitare problemi nelle eventuali fasi di cambiamento o uscita dalla rete.
Importanti indicazioni sullo stato dell’arte delle reti di impresa in Italia sono arrivate da Paolo Landi, responsabile sviluppo divisione BPL – Gruppo Banco Bpm, che ha parlato de “Le reti di impresa in Italia: un nuovo modo di affrontare la complessità del mercato”, mentre l’avvocato Alessandro Oneto, del Foro di Grosseto ha spiegato i diversi modelli di organizzazione delle reti di impresa. Antonella Grasso, di Cna nazionale, si è soffermata sul ruolo che ha svolto l’associazione nazionale per far nascere reti di imprese tra aziende in difficoltà e ha illustrato anche le potenzialità del meccanismo di rete per competere sul mercato. In conclusione Paolo Mazzetti, dottore commercialista, ha illustrato nel dettaglio i vari tipi di contratti di rete e le caratteristiche del modello di business.
“Ci auguriamo – ha detto Anna Rita Bramerini – che l’incontro sia servito per dare spunti di riflessione e informazioni operative ai nostri associati, che potrebbero unirsi in reti anche per partecipare ad appalti pubblici, oltre che per rafforzare il mercato ed aumentare la propria capacità di innovarsi”.