CIVITELLA PAGANICO – «L’incendio è presumibilmente doloso». Il sindaco di Civitella Paganico Alessandra Biondi fa un passo indietro ma non cambia rotta. «Forse ho sbagliato a dire che era doloso, non faccio io le indagini – prosegue Biondi – e non ci sono certezze al momento, ma è una deduzione che ho fatto vista l’ora in cui si è sviluppato l’incendio, alle 10 di sera, a lavori fermi. Io non credo all’autocombustione. Mi scuso se con la mia affermazione ho creato scompiglio quello dell’investigatore non è il mio ruolo».
La fatica di queste ore si sente tutta nella voce del sindaco Biondi. Ieri sera, alle 23.20, è stata la prima ad arrivare, assieme ai Vigili del fuoco. «Ci siamo trovati davanti il fronte delle fiamme. Quel che è accaduto significa soldi, fatica, attenzione per il territorio. Ho letto le dichiarazioni del consigliere provinciale che si meraviglia della mancanza di controlli, eppure da quel consigliere non ho ricevuto neppure una chiamata, per sapere cosa fosse successo, o anche solo per dare sostegno e solidarietà. E questo mi dispiace. La verità è che chi ha i problemi se li tiene».
Nella discarica viene conferito l’indifferenziato dalla provincia, compreso il residuo della lavorazione dei rifiuti delle Strillaie, lo scarto della selezione. «Quanto accaduto non può essere strumentalizzato. Se si vuol parlare della necessità di un ciclo virtuoso per i rifiuti sono d’accordo, ma non è questa la sede».
Intanto sono stati scelti i luoghi per i rilievi di Arpat e le analisi su quanto è stato bruciato e si è sprigionato durante l’incendio.