GROSSETO – Fra le varie tipologie di soccorso dei Vigili del Fuoco, si aggiunge alla lunghissima lista di interventi dei “Pompieri” anche quello del recupero delle opere d’arte e che ha riguardato da vicino anche il comando di Grosseto che ha visto impegnati sui luoghi del terremoto del centro Italia personale maremmano.
Fra i protagonisti di questo straordinario intervento di soccorso, il direttore vice dirigente Domenico De Vita e il capo squadra Marco Grieco, che si sono prodigati nelle operazioni di salvataggio del quadro con l’immagine della Madonna Addolorata, verso la quale i “nursini” sono particolarmente devoti e che è tornata a splendere a Norcia, nel centro di comunità della Madonna delle Grazie.
Il salvataggio del quadro è avvenuto nell’ottobre del 2016, poco prima che la chiesa crollasse a causa della scossa del 30 ottobre 2016. Particolarmente commovente il momento in cui l’immagine della Madonna Addolorata, che versò lacrime nel 1735 dopo i violenti sismi degli inizi del Settecento, giunta dal deposito di Santo Chiodo di Spoleto, è stata ‘Svelata’ dai due Vigili del Fuoco di Grosseto davanti ai fedeli raccolti in preghiera. Un sentimento ben sintetizzato da quanto una anziana signora ha detto a mons. Boccardo arcivescovo di Spoleto e Norcia presente alla cerimonia insieme al cardinale Gualtiero Bassetti: «Grazie Eccellenza, da oggi smettiamo di piangere, inizia la stagione del sorriso e della speranza».
Un sentimento ripreso anche dall’ingegnere De Vita: “Un dipinto che è sopravvissuto a tre terremoti – commenta il funzionario del comando di Grosseto – E che abbiamo recuperato il giorno prima del crollo della chiesa in cui era venerato dai fedeli. Sempre a Norcia sono stati recuperati elementi architettonici della basilica di San Benedetto. L’attività si è svolta anche a Camerino, dove sono state salvate altre quaranta opere del 1500”.
Il dirigente dei Vigili del Fuoco di Grosseto sottolinea anche il contatto umano con la gente del posto: “Sopratutto condividere con loro i momenti di dolore. Sono stati momenti umani molto forti. Ma ho visto anche una grande voglia di riprendersi e di tornare alla normalità. Anche questo intervento è un contributo di vitale importanza per le popolazioni colpite duramente dal terremoto”, conclude De Vita.